
Un anno per convincere Maignan: la missione di Tare e Allegri
A poco meno di una settimana dal raduno di Milanello - verrà dato fuoco alle polveri il 7 luglio - Allegri e Tare hanno già messo parte delle basi del nuovo Milan. In attesa che il mercato porti il necessario oltre a Modric e Ricci, il nuovo duo che dirige l'area sportiva rossonera sa che potrà contare su Leao, subito chiamato da Allegri per comunicargli la sua centralità, e Mike Maignan.
Il portiere francese, dopo un'ultima stagione burrascosa tra alti e bassi, tra errori e soliti miracoli e con un nuovo contratto praticamente definito e poi "rimangiato" dal Milan, sembrava essere in partenza, direzione Londra, sponda Chelsea. Così non è stato perché non si è arrivati ad un accordo tra i club, con Mike che avrebbe visto di buon occhio il passaggio in Premier League. Il numero 16 ha provato a forzare un po' la mano tramite i suoi procuratori, ma senza arrivare mai alla rottura definitiva. Importanti le telefonate del tecnico livornese, desideroso di lavorare con un giocatore importante e di grande personalità come l'ex Lille.
Tare, nel briefing con la stampa della scorsa settimana a Casa Milan, ha fatto il punto della situazione: "Maignan non è in partenza, sarà al Milan anche nella prossima stagione. C’è stato un interessamento da un club della Premier ma alla fine non si è trovato un accordo, sapendo anche che Maignan è un punto di riferimento non solo in campo ma anche fuori. Abbiamo deciso di puntare su di lui e di guardare avanti insieme. Il mercato è imprevedibile ma per noi rimane un punto fermo di questa squadra. Dobbiamo trasmettere un po’ di entusiasmo e per questo stiamo cercando di capire cosa serve per migliorare questa squadra: saranno tutti giocatori funzionali a questo progetto per aumentare le qualità di questa squadra che già era forte". Il CEO Furlani ha proseguito sulla stessa linea: “C’è stato l’interesse di una società inglese, non è stato ritenuto interessante. Mike è un giocatore importante per il Milan ed è stato molto corretto, come è stato corretto il suo agente: c’è stata apertura a questo interesse ma allo stesso tempo non c’è stato da parte loro una forzatura. Del futuro a medio e lungo termine giudicheranno i risultati”.
Si comincerà la stagione in una situazione "anomala" per l'area economica: Maignan entra nell'ultimo anno di contratto, scade il 30 giugno 2026, e al momento non sembrano esserci le condizioni per il rinnovo. Troppo calda la scottatura della stretta di mano invernale poi non formalizzata, Mike avrà tempo per pensare e decidere sul suo futuro. Situazione unica per il Milan statunitense, che dopo gli addii a zero di Donnarumma, Kessie, Romagnoli e Calhanoglu ha come diktat interno quello di cedere assolutamente piuttosto che svincolare giocatori importanti.
Allegri e Tare avranno quindi un compito delicato ed importante: ricucire lo strappo, far performare al meglio il giocatore e convincerlo che rimanere al Milan è la scelta, soprattutto sportiva, giusta.







