
ESCLUSIVA MN - M. Colombo: "Tra Tare e Allegri ottimo feeling. Leao-Theo: il modus. Sull'attaccante..."
È cominciata ufficialmente la stagione 2025/26 del Milan. Mentre Max Allegri è a lavorare a Milanello per ridare alla squadra un senso logico sia sul campo che fuori, Igli Tare si muove su vari profili sul mercato, centrocampista, terzini, attaccante, per completare la rosa da mettere a disposizione del tecnico livornese. Ne abbiamo parlato in esclusiva con Monica Colombo, importante firma de Il Corriere della Sera. Queste le sue dichiarazioni:
Che sensazioni hai su questo nuovo Milan di Allegri e Tare?
“Nonostante in questo primo mese il Milan si sia privato di due giocatori cardine come Reijnders, che era il centrocampista più efficace della mediana del Milan, e di Theo, che è vero che ha avuto un’annata disastrosa ma era comunque il terzino dello scudetto. Le mie sensazioni restano comunque positive, non solo perché è arrivato Ricci ed è stato prenotato Modric, ma proprio per gli innesti contemporanei di Tare ed Allegri: entrambi hanno portato quella competenza calcistica di campo che a mio avviso nell’ultimo anno era mancata. Tare è quella figura di raccordo tra società e campo che l’anno scorso in organico mancava. E mi sembra che con Allegri si sia instaurato un ottimo feeling: le loro idee combaciano e per ora vanno di pari passo. Mi sembra questo il lato più positivo di questo primo mese di lavoro”.
Allegri farà bene a Leao? E perché non si è provato a fare la stessa cosa con Theo?
“A mio avviso Leao si è sentito valorizzato, coccolato dal nuovo allenatore. L’abbiamo compreso dal linguaggio del corpo nel giorno del raduno quando abbiamo assistito al primo allenamento. Quello che era stato il modus operandi degli allenatori dello scorso anno, cioè Fonseca e Conceiçao che avevano usato più il bastone della carota, alla fine si era rivelato controproducente. È vero che forse le cose migliori sono arrivate con Leao ma di certo non ha fatto svoltare la stagione del Milan. A mio avviso Allegri ha proprio deciso di puntare su di lui, di stimolarlo, e mi sembra che finora Leao stia rispondendo, anche se poi sarà il campo a dirlo. Credo che Allegri avrebbe voluto fare lo stesso con Theo se gli fosse stata data la possibilità, ma credo che quando lui è arrivato al Milan certe decisioni erano già state prese: non solo la vendita di Reijnders ma anche la volontà di privarsi di Theo. I comportamenti dell’ultimo anno, oltre al rendimento, avevano indotto la società a prendere quella decisione. Oltre ovviamente ai 25 milioni dell’Al-Hilal che sono sempre un’ottima motivazione”.
Come saranno reinvestiti i soldi delle cessioni? Come siamo messi con Jashari?
“Mi sembra che, per come sono le premesse, non mi pare che ci siano avvisaglie di un imminente sblocco dell’operazione. Poi magari verremo smentiti dai fatti clamorosamente. Finora il Brugge sta tenendo duro sulla volontà di chiedere 35 milioni come base fissa garantiti e non 32.5 più bonus. Su questo che devo dire che come mercanti sono abbastanza abili: lo avevamo già visto con De Ketelaere, vediamo se ci sarà da parte del Milan la volontà di avvicinarsi a quella cifra fissa che i belgi chiedono. Abbiamo capito che non si sarebbe alzato la proposta né con la parte fissa e né con la parte variabile”.
Se fossi Allegri che attaccante chiederesti a Tare e Furlani?
“Io credo che in questo momento non hanno una carta nascosta. Io credo che in questo momento ci sia la volontà di andare a prendere un giocatore che possa fare la differenza e che garantisca dei gol. Osimhen è andato, quello che era un sogno e un’utopia… Accantoniamolo. A Vlahovic non credo tanto perché non mi è sembrato che ci fosse tutto questo feeling quando era insieme (con Allegri, ndr) alla Juventus. Poi certo, se nell’ultima settimana di agosto va via a prezzo di saldo e invece di chiedere 12 milioni Vlahovic si accontenterà di 6, se non hai trovato il Nicolas Jackson del Chelsea della situazione che gli inglesi ti danno in prestito allora anche Vlahovic può andare bene. Ma quando l’altro giorno ci è stato fatto un ragionamento su quelli che saranno i movimenti del mercato che partiranno dopo che la Premier League, che è la banca dell’Europa, io credo che quello sia vero. Nel senso che molti giocatori che in questo momento sono inavvicinabili per le cifre che comportano poi magari un esubero potrà essere avvicinabile. Penso proprio a Nicolas Jackson, che tra l’altro è della stessa agenzia con cui parlano per Archie Brown, che sarebbe in questo momento il terzino sinistro più attenzionato. Mentre sulla fascia opposta ci sono più profili che vengono seguiti”.
Il Milan, avendo Allegri, può pensare di puntare allo scudetto con un mercato fatto bene?
“A mio avviso sì perché se delle mosse verranno fatte cum grano salis (con buon senso, ndr), e io lo spero, il Milan può essere nella situazione in cui era il Napoli lo scorso anno: una squadra senza troppe pressioni, con una sola partita alla settimana. Quando ci sarà la Champions le varie Napoli ed Inter saranno impegnate in competizioni che portano visibilità e soldi, ma comportano anche un dispendio energetico incredibile. Il Milan potrà sfruttare questo vantaggio, infatti anche Allegri aveva detto che bisogna viaggiare a velocità di crociera per poi eventualmente a marzo, quando la competizione del campionato entra nel vivo, fare lo scatto decisivo”.




