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Pietro Terracciano, una lunga gavetta e la fama di "mangia-portieri" che lo accomuna a Seba RossiTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2024
Oggi alle 12:00Primo Piano
di Gaetano Mocciaro
per Milannews.it

Pietro Terracciano, una lunga gavetta e la fama di "mangia-portieri" che lo accomuna a Seba Rossi

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Pietro Terracciano sarà il vice di Mike Maignan al Milan. Firma che avverrà in giornata, poi sarà a disposizione di Massimiliano Allegri. Una scelta che fa felice tutti: il portiere, che a 35 anni corona il sogno di giocare in una big, il Milan che trova immediatamente un rimpiazzo all'altezza di Sportiello e la Fiorentina che da oltre un anno aveva fatto la sua scelta su chi sarebbe stato il titolare (De Gea).

La lunga gavetta
Nato a San Felice a Cancello l'8 marzo 1990, Pietro Terracciano è il classico esempio di giocatore partito dalla gavetta. Di fatto il palcoscenico della Serie A lo ha conosciuto piuttosto tardi. Cresciuto calcisticamente all'Avellino, fino al 2017 ha girato il Sud Italia: due anni da semi-titolare in Lega Pro Seconda Divisione, difendendo i pali di Nocerina e Milazzo. La grande occasione nel 2011, acquistato dal Catania dove però ha davanti Andujar, Carrizo, Kosicky e Campagnolo. Riesce ugualmente a fare l'esordio in Serie A nell'aprile 2012, in un successo per 2-0 contro l'Atalanta al "Cibali". Un'altra presenza contro il Cagliari, in una partita persa 3-0 e poi un anno in naftalina. 

La svolta in Toscana.
La Serie A la rivede solamente 6 anni dopo, a Empoli. In mezzo tanta Serie B: Avellino, ancora Catania, Salernitana. Nel 2018 è Aurelio Andreazzoli a dargli fiducia: gioca le prime 8 partite, poi viene scalzato da Ivan Provedel. A gennaio la svolta della sua carriera: la Fiorentina lo prende come riserva di Alban Lafont in uno scambio che porta Bartlomiej Dragowski a Empoli. Da gennaio 2019 a giugno 2021 gioca sporadicamente e lo fa prevalentemente in Coppa Italia. La musica cambia dalla stagione successiva

Il mangia-portieri e il paragone con Sebastiano Rossi
Il Terracciano dal 2021 a oggi ci ricorda, con le debite proporzioni, Sebastiano Rossi: entrambi arrivati non giovanissimi in Serie A, entrambi partiti da outsider per poi conquistarsi una maglia da titolare. Se Rossi ha avuto la meglio negli anni dei vari Pazzagli, Antonioli, Taibi e Lehmann anche Terracciano per tre anni a Firenze ha detto decisamente la sua: partito sempre riserva, nell'ordine ha superato la concorrenza di Dragowski, Gollini e Christensen. Statisticamente, la sua miglior stagione è la 2023/24 dove ha potuto sfoderare un 72.4% di parate nelle sue 33 partite di Serie A.

L'arrivo di De Gea e la fine ad Atene
Nonostante l'arrivo di David de Gea i due portieri sembravano partire alla pari e infatti le prime tre giornate di campionato lo hanno visto titolare, mentre lo spagnolo era partito a giocare la Conference League. Situazione che si è ribaltata al ritorno della prima pausa nazionali a settembre. Terracciano è finito a giocare in coppa, fino all'andata degli ottavi di finale contro il Panathinaikos dove suo malgrado ha colpe sul ko per 3-2. Da quella sera di Atene è idealmente finita l'avventura di Terracciano alla Fiorentina. Palladino ha iniziato a preferirgli De Gea anche nelle partite del giovedì.

Le caratteristiche
Terracciano si è distinto negli anni per l'abilità nelle uscite, nel posizionamento e nei riflessi. E ogni tanto si è tolto anche lo sfizio di parare qualche rigore. Sono 4 complessivamente quelli neutralizzati, tutti alla Fiorentina e nell'arco che va da maggio 2021 a dicembre 2023. 

Al Milan con tre anni di ritardo
Molto legato a Firenze, Terracciano negli anni ha rifiutato le varie destinazioni. Un anno fa disse no al Monza, volendo giocarsi le sue carte in viola. Il Milan aveva già pensato a lui nel 2022 ma alla fine il portiere decise di rinnovare con la viola.

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