
ESCLUSIVA MN - Pauluzzi (L'Equipe): "Rabiot al Milan: se chiama Allegri… Maignan? Brutto che il capitano sia in scadenza”
Il giornalista de L'Equipe Valentin Pauluzzi ha rilasciato un'intervista in esclusiva ai microfoni di Milannews.it, nella quale ha parlato di vari temi, a partire dall'arrivo al Milan di Adrien Rabiot. Ecco le sue parole:
Che impressione le ha fatto Rabiot al suo arrivo al Milan?
"Una buona impressione, lui è a suo agio in Italia dove si trova bene. E' abbastanza sereno dopo quello che è successo nelle ultime settimane a Marsiglia. Parliamo di un giocatore di 30 anni che ormai è maturo. Mi ha fatto una bella impressione".
In Francia cosa si dice del suo trasferimento al Milan?
"Si dice che la fine della sua avventura al Marsiglia sia uno spreco perchè comunque, al di là dei risultati, lui non si era mai trovato così bene in un club. Ha sempre avuto qualche problema con i tifosi come per esempio al PSG, anche alla Juve il rapporto era altalenante. Al Marsiglia, invece, nonostante il suo passato al PSG, è nato un grande rapporto che lo faceva stare bene e si vedeva anche in campo visto che è stata la miglior stagione della sua carriera. C'è un senso di una cosa incompiuta. Vero che gioca al Milan ora che è un ottimo modo per ripartire, ma sarà la terza stagione di fila senza giocare la Champions. Il dubbio che c'è in Francia è che ok il Milan, ma è una squadra in costruzione che non fa la Champions".
Il richiamo di Allegri è stato forte...
"Allegri mi ha detto una bella bugia perchè mi aveva detto nelle prima conferenza della stagione che non si era sentito per tutta l'estate con Rabiot. Gliela perdono comunque...(sorride, ndr). Allegri è un allenatore che ha presa con i suoi ex giocatori perchè è molto carismatico. Magari a qualcuno non piace il suo stile di gioco, ma tutti quelli che lavorano con lui si trovano bene. Sa mettere a suo agio i grandi giocatori come Rabiot. Questo probabilmente ha prevalso nella scelta di Rabiot che poteva andare in una squadra che gioca la Champions, ma con un allenatore che non conosceva".
Saresti stupito di vederlo titolare giù domenica contro il Bologna?
"No, un po' di minuti con la nazionali li ha fatti. Sono però curioso di capire come Allegri userà i tanti giocatori che possono giocatore tra le linee che ha in rosa come Nkunku, Pulisic e anche appunto Rabiot. Vedremo come Allegri deciderà di costruire la squadra e se metterà subito titolare Rabiot domenica".
Tecnicamente Rabiot è uno dei centrocampisti migliori del Milan...
"Al Marsiglia giocava da trequartista, era un ruolo un po' diverso rispetto a quelli che ha ricoperto in carriera. In quella posizione ha fatto benissimo, è stata la sua migliore stagione a livello di gol e assist. Magari Allegri lo metterà tra i due trequartisti alle spalle della prima punta più che da mezzala a sto punto".
Passiamo ad un altro francese, Nkunku. Il suo arrivo al Milan è stato un po' sottovalutato?
"E' stato un po' sfortunato in carriera a causa degli infortuni. Ha perso il Mondiale del 2022 per un infortunio pochi giorni prima dell'inizio del torneo. Se il Milan ha speso 42 milioni di euro, bonus compresi, per acquistarlo dal Chelsea, non lo ha preso solo per fare numero davanti, ma in qualche modo un posto in campo Allegri glielo troverà. Non può essere un panchinaro, non dico che Allegri costruirà la squadra intorno a lui, ma avrà un ruolo centrale nel Milan. E' nel giro della nazionala francese, ma in Francia fai a presto a uscire dal giro perchè c'è grande concorrenza in attacco".
In casa rossonera tiene poi sempre banco la questione del rinnovo di Mike Maignan. Cosa ci può dire?
"Prima di tutto, vorrei sottolineare il suo atteggiamento, assolutamente top. Un dirigente del Milan ci ha detto che l'anti-Lookman, una definizione che spiega bene come Maignan si è comportato negli ultimi mesi. E' un po' brutto che il capitano del Milan sia a scadenza e non ci siano certezze sul suo futuro in rossonero. Maignan ha ancora un po' di anni buoni davanti a lui, si è sempre impegnato per la causa. Se dovesse finire come Donnarumma, cioè andare via a zero, sarebbe un peccato. Credo si siano un po' già messi l'anima in pace. Maignan è stato molto importante per il Milan, con qualche alto e basso, ma la sua presenza nello spogliatoio è stata fondamentale. Senza di lui forse il Milan l'anno scorso sarebbe sprofondato ancora di più".






