Rabiot ritrova il suo 'papà' ma con Allegri un solo trofeo sui 20 vinti. Nonostante 127 gare

Adrien Rabiot sbarcato questa mattina a Milano approda nel mondo Milan con un curriculum di quasi 500 partite con squadre di club alle spalle. Centrocampista francese classe '95, trent'anni compiuti lo scorso aprile, ha alle spalle anche 55 presenze con la Francia ed è stabilmente nel gruppo della nazionale transalpina da quando di anni ne aveva 25. Ha in bacheca venti trofei, quasi tutti conquistati in Francia nonostante una carriera che negli ultimi anni l'ha visto protagonista soprattutto in Serie A. Già, perché quello di Rabiot come ben noto è un ritorno, ritrova la Serie A dopo una sola stagione all'Olympique Marsiglia. Dopo un litigio con Rowe che ha indotto l'OM a cedere entrambi.
Il Milan ha colto l'occasione su espressa richiesta di Massimiliano Allegri, il tecnico con cui Rabiot ha giocato più partite e probabilmente instaurato il miglior feeling. Arrivato alla Juventus nel luglio 2019 a parametro zero (ma con un ingaggio monstre che negli anni farà molto discutere), l'ex PSG troverà Allegri solo due anni più tardi. Nel corso della sua prima annata bianconera in panchina c'era Maurizio Sarri, nella seconda Andrea Pirlo. Poi nel successivo triennio proprio Max, allenatore che lo impiegherà per 127 partite. Più di chiunque altro (il secondo è Blanc, 109 partite).
Si ritrovano adesso, la svolta dopo la sconfitta contro la Cremonese. "Se mi chiama Allegri sarò sempre disponibile a parlarci. Con lui ci parlo spesso. Giovanni Rossi, il consigliere di De Zerbi, lavora con lui e quando lo chiama mi dice 'vieni che ti passo tuo papà'. Con Allegri posso parlare di tutto, lo apprezzo molto, ha una mentalità vincente", disse Rabiot lo scorso giugno quando la rottura col Marsiglia ancora non s'era concretizzata. Parole che spiegano meglio di ogni altra cosa il rapporto tra i due.
Un rapporto eccezionale ma fin qui poco produttivo dal punto di vista del trofei. Già, perché dei 20 trofei vinti da Rabiot in carriera solo uno è arrivato con Massimiliano Allegri in panchina: la Coppa Italia della stagione 2023-24, quella che portò dritto all'esonero dell'allenatore dopo le sue sfuriate post-gara. Fu l'ultima partita insieme, da allora sono trascorsi 484 giorni e i due si ritroveranno oggi. Con l'obiettivo di arricchire la bacheca di entrambi, soprattutto quella del Milan.
