
Leao e la trasformazione in centravanti che è ancora lontana
Rafael Leao poteva diventare l'eroe della serata di ieri allo Stadium contro la Juventus e invece ha sbagliato due gol abbastanza semplici, in particolare il primo su assist di Pulisic dall'interno dell'area piccola. Il movimento in profondità che fa in occasione del secondo errore davanti a Di Gregorio (l'assist di Modric è a dir poco geniale) è da prima punta, ma è stato l'unico spunto degno di nota del portoghese in questo senso.
SERVE TEMPO - Come spiega stamattina La Gazzetta dello Sport, il suo processo di trasformazione nel centravanti titolare del Milan è ancora in atto e la sensazione è che ci vorrà del tempo a fargli capire ciò che Allegri si aspetta da lui. Dopo anni a giocare largo a sinistra, ora deve imparare a giocare anche spalle alla porta e ad attaccare la profondità. In questa sosta gli avrebbe fatto comodo restare a lavorare a Milanello per migliorare la condizione e per apprendere sempre di più il nuovo ruolo, ma è stato convocato dal Portogallo per le sfide contro Irlanda e Ungheria e dunque si rivedrà a Carnago solo la prossima settimana.
PARLA ALLEGRI - Nel post-partita di ieri, Allegri ha ripetuto più volte che Leao è ancora indietro di condizione dopo lo stop di oltre un mese per l'infortunio al polpaccio: "La prima settimana di lavoro è stata questa qui, lui è stato fuori 45 giorni. Domenica scorsa l’ho dovuto far entrare per necessità, c’è stata l’espulsione di Estupinan e la sostituzione di Pulisic per non buttarmi un cambio e non aveva fatto male. Poi ha lavorato bene durante la settimana, deve trovare la condizione. È importante che ritrovi velocemente la condizioni perché abbiamo bisogno molto di lui, abbiamo bisogno di Nkunku, sono giocatori tecnici che ci possono risolvere le partite”. Sul nuovo ruolo, il livornese ha invece spiegato: "Non è che per lui è una posizione nuova, se non sbaglio al Lille da ragazzo giocava già da centravanti. Il movimento che fa sulla palla di Modric è stato un movimento da centravanti, ha fatto un taglio meraviglioso. Però quando arriva lì uno come lui deve fare gol. Le qualità tecniche, basta vedere questa giocata in cui calcia da metà campo, è una giocata da giocatore geniale. Deve fare un salto che quando arriva lì deve capire che deve determinare perché è importante per la squadra”.





