
Fofana: "Allegri ha cambiato la mentalità della squadra. Leao? Quando sta bene con la testa fa le cose sul campo che nessuno può fare"
Youssouf Fofana ha rilasciato queste dichiarazioni ai microfoni di Sky:
Sulla visita ai bambini ricoverati all'Ospedale Buzzi: "È stato molto forte per me, ma è stata una bella mattinata. È vero, ho visto i bambini tanti sorrisi: ho portato gioia a loro, sì, ma loro hanno fatto lo stesso con me. C’erano più milanisti che tifosi di altre squadre! È stato davvero bello. Sono contento che abbiano scelto me per essere qui in rappresentanza del Milan. È un onore anche più grande”.
Sulla città di Milano: "Come vivo la città? Bene, anche se sono una persona che resta molto a casa. Posso stare a Milano, come in foresteria, alla fine non cambia molto. Ma devo dire una cosa, mi piacciono molto le persone qui: c’è molto rispetto verso i giocatori. Mi fa stare bene e fa stare bene anche la mia famiglia”.
Sulle differenze con lo scorso anno: "Sicuramente abbiamo più tempo per preparare le partite: ne giochiamo una a settimana, dobbiamo essere concentrati sul Milan al 100%, metterci tutte le forze, partita dopo partita. Il mister ha cambiato le cose, così come i nuovi giocatori. E la curva è tornata allo stadio. Cosa ha cambiato Allegri? La mentalità della squadra. Dopo l’anno scorso eravamo un po’ giù di morale: volevamo fare più di quello che abbiamo fatto. Il mister è arrivato con voglia di fare bene, ha dato più fiducia alla squadra, e ci ha da subito fatto capire che i conti li vedremo alla fine".
Sulla nuova squadra: "Cosa ha di speciale il Milan con il suo nuovo allenatore? È difficile da dire, perché in realtà non sento qualcosa di diverso rispetto all’anno scorso. Mi sembra che quello che avevamo nella scorsa stagione ora è di più. Per esempio: l’anno scorso eravamo felici, ora siamo più felici. Abbiamo più voglia di fare le cose bene”.
Sullo scudetto: "Come ogni giocatore di questa squadra, bisogna pensare allo scudetto. Ogni anno. È normale. Lavoriamo per questo, andiamo sul campo per vincere ogni partita e faremo i conti alla fine. Prima dell’inizio della stagione abbiamo pensato a questo. Non voglio dire che l’obiettivo sia solo lo scudetto, che se non lo raggiungiamo abbiamo fallito la stagione. Ma se lo vinciamo, dopo quello che è stato l’anno scorso, sarà una grande gioia per il gruppo. Se ce l’ha detto anche Allegri? Non ha bisogno di trasferire questi concetti. È normale per noi: giochiamo per il Milan, è normale pensare allo scudetto”.
Sui giocatori che si sono infortunati in nazionale: "Ho fiducia in tutto il gruppo: i giocatori che ci saranno domenica lavoreranno bene, anche al posto degli infortunati. Tutti sanno cosa bisogna fare. Pulisic e Saelemaekers sono grandi giocatori che hanno iniziato la stagione in modo meraviglioso, ma ho fiducia in tutti i miei compagni”.
Sulla mancata convocazione in nazionale: "Voglio tornare in Nazionale, certamente. Ma adesso la squadra sta facendo bene. Io lavoro per farmi trovare pronto”.
Su Leao: "Che consigli gli do? Da me lui non deve aspettarsi niente: non ho più esperienza di lui. Gli do solo la mia fiducia: Rafa quando sta bene con la testa fa le cose sul campo che nessuno può fare. Spero che quando sarà al 100%, farà bene e aiuterà la squadra”.
Sulla sua passione per il Milan: "Se ma ti sento un po’ milanista? Molto!”.







