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Pastore: "Leao ha una straordinaria vitalità, fisicamente devastante, pero' non riesce a razionalizzare quello che possiede"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 27 febbraio 2024, 11:50News
di Lorenzo De Angelis
per Milannews.it

Pastore: "Leao ha una straordinaria vitalità, fisicamente devastante, pero' non riesce a razionalizzare quello che possiede"

Nel corso del consueto appuntamento con il podcast di Cronache di Spogliatoio 'Fontana di Trevi', il giornalista de Il Foglio Giuseppe Pastore ha sfruttato la propria rubrica, 'Il Pastorale',  per parlare della stella del Milan di Stefano Pioli, ovvero Rafael Leao, dicendo: "Ieri (domenica ndr) ho sentito Pioli piuttosto risentito (ride ndr) nel vedere Leao fare questa cosa qui improvvisamente, quasi come se lo stesso portoghese sfuggisse alle previsioni del suo stesso allenatore. Io che sono Pioli, e lo alleno da 5 anni e mezzo, non so come si sveglierà Leao ogni sera, ogni mattina, per giocare la partita. Non servirà far presente questa partita al portoghese, perché abbiamo capito con una certa ragionevolezza che non è un giocatore che si può instradare da nessuna parte. Leao è un giocatore che ha una straordinaria vitalità, fisicamente devastante, va via a chiunque. Quando è in serata decide Milan-Atalanta, Milan-PSG l'anno scorsoi quarti di Champions, pero' non riesce a razionalizzare quello che possiede che è devastante". 

Sul basso feeling del portoghese con la porta: "Secondo me non si allena neanche al tiro, e balisticamente non vale qualunque Gaetano, perché non vede mai la porta per la mole di gioco che costruisce. Il gol di Leao di ieri, che è un gol bellissimo, è il terzo tiro nello specchio della porta di Leao in cinque mesi di campionato. Milan-Verona, gol, tiro col Bologna, parato da Skorupski alla 22esima, gol all'Atalanta. Se Leao fosse un giocatore che ha l'ossessione del miglioramento come i grandissimi dello sport, andrebbe scolpita sulla porta di casa, ma Leao non è questo giocatore. Da un lato è un po' triste, dall'altro è il fascino di Leao, perché è un giocatore talmente imprevedibile che non lo togli mai".

Il giornalista conclude poi il suo intervento con una sorta provocazione: "Servirebbe un altro allenatore a Leao, visto che comunque Pioli lo allena dal 2019, non sono pochi cinque anni. Proprio nella sua maturazione, dopo cinque anni con un allenatore, gliene servirebbe un altro, come si fa un po' con il tennis".