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Non può essere sempre colpa dell'arbitro, pure se è giusto lamentarsi
Tre partite, tre errori. Gravi, perché il rigore su Ronaldo era evidente, al minuto novantaquattro, non fischiato perché (pare) il tempo era praticamente finito. Quello su Milinkovic-Savic, francamente impossibile da ignorare, ma rimasto a galleggiare come un fantasma su quel che è stato e quello che poteva essere. Poi il rosso a Freuler, senza il minimo richiamo del Var, con l'Atalanta costretta in dieci per praticamente novanta minuti, prendendo gol a quattro dalla fine, come successo ad agosto con il Paris Saint Germain, in condizioni diverse.
Azzerare e sgombrare il campo dagli alibi, perché se gli assenti hanno sempre ragione, parlare degli arbitri toglie le colpe e aumenta le scuse, plausibili o meno. La Juve gioca una partita pessima con il Porto, la Lazio è anni luce dal Bayern Monaco, l'Atalanta ha forse qualche rimpianto ma vuole giocarsela al ritorno. Come faranno i bianconeri, in condizioni diverse. Come difficilmente potranno farlo i biancocelesti, praticamente eliminati con percentuale bulgara.
Ingiusto parlare di quel che poteva essere e non è stato, bisogna riprendere la marcia per due motivi: il ranking, che sarebbe discretamente importante, ma anche per ridare un lustro al calcio italiano che in questo periodo sta avendo grossi problemi, dopo un decennio di mancate vittorie. Non può essere sempre colpa dell'arbitro.
Azzerare e sgombrare il campo dagli alibi, perché se gli assenti hanno sempre ragione, parlare degli arbitri toglie le colpe e aumenta le scuse, plausibili o meno. La Juve gioca una partita pessima con il Porto, la Lazio è anni luce dal Bayern Monaco, l'Atalanta ha forse qualche rimpianto ma vuole giocarsela al ritorno. Come faranno i bianconeri, in condizioni diverse. Come difficilmente potranno farlo i biancocelesti, praticamente eliminati con percentuale bulgara.
Ingiusto parlare di quel che poteva essere e non è stato, bisogna riprendere la marcia per due motivi: il ranking, che sarebbe discretamente importante, ma anche per ridare un lustro al calcio italiano che in questo periodo sta avendo grossi problemi, dopo un decennio di mancate vittorie. Non può essere sempre colpa dell'arbitro.
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