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L'IFAB apre al VAR light, arriverà anche in Italia? La Serie C pronta a sperimentare
L'International Football Association Board (IFAB) ha approvato l'ampliamento della sperimentazione del Football Video Support (FVS), una sorta di VAR low cost, che tra le altre cose consente agli allenatori di richiedere un controllo delle decisioni arbitrali.
È quanto emerge dall'ultimo meeting annuale dell'organizzazione che si occupa di fissare le regole del gioco del calcio, e che ha approvato le sperimentazioni nei Mondiali femminili Under 20 e Under 17. Il FVS è una versione meno costosa del VAR, pensata per campionati con meno risorse, che dispongano di 4-5 telecamere sul campo. Con il FVS, l'allenatore contesta una decisione e l'arbitro si reca a bordo campo per vedere un replay. A differenza del VAR, c'è solo un operatore di replay che avvia il video. Solo l'arbitro della partita valuta la propria decisione e non gli viene detto in anticipo se ha commesso un errore chiaro ed evidente, un concetto che non è previsto dai protocolli sperimentali in materia.
Rispetto al VAR, considerate le differenze tecnologiche e di personale, non è possibile avere la certezza di rivedere in maniera accurata e dettagliata tutto l'accaduto. "Siamo all'inizio della sperimentazione e le esperienze sia alla Coppa del Mondo FIFA femminile U20 che U17 saranno analizzate attentamente, ma finora non abbiamo notato nulla di inaspettato", ha dichiarato Pierluigi Collina a ESPN: "Chiarire che FVS non è VAR è fondamentale, in particolare in termini di aspettative. A causa del numero limitato di telecamere, FVS non sarà in grado di mostrare ciò che può mostrare il VAR. Il fuorigioco è un esempio: senza telecamere posizionate correttamente, si può individuare solo un netto fuorigioco. Ciò rende importante anche la decisione in campo". Da capire se la novità potrà approdare anche in Italia, per esempio nel campionato di Serie C. A ottobre, intervistato da TMW Radio, il presidente di Lega Pro, Matteo Marani, aveva spiegato di aver dato disponibilità a Collina per i test sul VAR light.
È quanto emerge dall'ultimo meeting annuale dell'organizzazione che si occupa di fissare le regole del gioco del calcio, e che ha approvato le sperimentazioni nei Mondiali femminili Under 20 e Under 17. Il FVS è una versione meno costosa del VAR, pensata per campionati con meno risorse, che dispongano di 4-5 telecamere sul campo. Con il FVS, l'allenatore contesta una decisione e l'arbitro si reca a bordo campo per vedere un replay. A differenza del VAR, c'è solo un operatore di replay che avvia il video. Solo l'arbitro della partita valuta la propria decisione e non gli viene detto in anticipo se ha commesso un errore chiaro ed evidente, un concetto che non è previsto dai protocolli sperimentali in materia.
Rispetto al VAR, considerate le differenze tecnologiche e di personale, non è possibile avere la certezza di rivedere in maniera accurata e dettagliata tutto l'accaduto. "Siamo all'inizio della sperimentazione e le esperienze sia alla Coppa del Mondo FIFA femminile U20 che U17 saranno analizzate attentamente, ma finora non abbiamo notato nulla di inaspettato", ha dichiarato Pierluigi Collina a ESPN: "Chiarire che FVS non è VAR è fondamentale, in particolare in termini di aspettative. A causa del numero limitato di telecamere, FVS non sarà in grado di mostrare ciò che può mostrare il VAR. Il fuorigioco è un esempio: senza telecamere posizionate correttamente, si può individuare solo un netto fuorigioco. Ciò rende importante anche la decisione in campo". Da capire se la novità potrà approdare anche in Italia, per esempio nel campionato di Serie C. A ottobre, intervistato da TMW Radio, il presidente di Lega Pro, Matteo Marani, aveva spiegato di aver dato disponibilità a Collina per i test sul VAR light.
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