
Orlandi: "Calcio femminile in crescita in Italia. Con Caruso al Bayern abbattuto un muro"
“Sicuramente abbiamo creduto insieme alle calciatrici in qualcosa di non visibile oltre 10 anni fa e in Italia siamo stati la prima agenzia ad investire concretamente nel calcio femminile. All'estero purtroppo no, anche se oggi siamo tra i principali player internazionali, ci sono molte realtà straniere che lavorano da tantissimi anni nel settore. Molte di queste indubbiamente sono state agevolate da paesi più attivi nel calcio femminile, come cultura e storicità”. Il procuratore Alessandro Orlandi, fondatore di Assist Women che gestisce calciatrici come Arianna Caruso, Elena Linari, Giulia Dragoni e Aurora Galli, ha rilasciato una lunga intervista a Fanpage raccontando il suo lavoro e la crescita che il movimento femminile italiano ha avuto nel corso degli ultimi anni: “A 19 anni inizio la mia attività fuori dal campo, fondando Studio Assist & Partners e 5 anni dopo apriamo all'interno dell'azienda un’area, in quel momento sperimentale, dedicata al calcio femminile. La nostra visione proveniva ovviamente dall'estero, seguendo lo sviluppo e l’evoluzione che erano in atto in altri paesi come il Regno Unito, la Spagna e gli Stati Uniti. - prosegue Orlandi – Italia? Abbiamo voluto creare qualcosa di nuovo, sfruttando l’efficacia dei servizi già in atto da 5 anni nel calcio maschile, con la stessa identica attenzione ma personalizzati sul contesto del calcio femminile che in Italia era dilettantistico in quel periodo storico. Il costante impegno e l’evoluzione del settore, ci hanno portati nel 2020 alla nascita di Assist Women, un’azienda dedicata completamente alle atlete e ai servizi nel calcio femminile".
Orlandi poi si sofferma su alcune trattative portate avanti in questi anni: “Le prime calciatrici ingaggiate sono state Aurora Galli, Elena Linari e Lisa Boattin. Un passo alla volta e a braccetto, Aurora è poi diventata la prima calciatrice italiana a giocare in Premier League, Elena la prima a vincere una Liga Spagnola con l’Atletico Madrid e Lisa ad essere una delle giocatrici più vincenti in Italia, oltre ad essere l’attuale capitano della Juventus neo scudettata. - prosegue il procuratore – Caruso al Bayern? Ha fatto parlare così tanto perché a proposito di muri abbattuti, il livello attuale di questi top club internazionali li rendono, praticamente non inarrivabili, e giocare in un palcoscenico di questo genere sicuramente per lei è un onore e un prestigio. È stata un simbolo della Juventus e tutto questo l'ha fatto a soli 25 anni. Un esempio da seguire per le nuove leve".
Spazio poi alla questione salariale che tiene sempre banco nel mondo del calcio femminile sia in Italia sia all’estero: “Anno per anno la situazione è in crescita perché l’aumento dell’interesse permette anche un’evoluzione culturale e generazionale del nostro paese, migliorando anche le strutture a disposizione delle atlete e del pubblico e generando così un meccanismo favorevole a catena. Cresce la visibilità e di conseguenza anche la credibilità e così si attraggono potenziali investitori e nuovi sponsor. - prosegue ancora Orlandi – Sta così avvenendo una crescita salariale per le calciatrici anche se agli occhi del pubblico medio la differenza con i top player internazionali può essere notevole, ma quando si parla di normalità allora la differenza non è così drastica specialmente se si considera non solo l’ingaggio, ma anche gli introiti dovuti all’utilizzo della propria immagine”.
Infine Orlandi parla della distanza fra maschile e femminile: “Negli Stati Uniti la situazione è quasi ribaltata, il calcio femminile è percepito come più importante rispetto al maschile. Ora non dico di arrivare a tanto, ma almeno di provare a una parità di considerazione e di rispetto. L’obiettivo in Italia è di arrivare a quel giorno, soprattutto per un fattore culturale e legato alla crescita delle nuove generazioni, indipendentemente dalle cifre in ballo”.
Orlandi poi si sofferma su alcune trattative portate avanti in questi anni: “Le prime calciatrici ingaggiate sono state Aurora Galli, Elena Linari e Lisa Boattin. Un passo alla volta e a braccetto, Aurora è poi diventata la prima calciatrice italiana a giocare in Premier League, Elena la prima a vincere una Liga Spagnola con l’Atletico Madrid e Lisa ad essere una delle giocatrici più vincenti in Italia, oltre ad essere l’attuale capitano della Juventus neo scudettata. - prosegue il procuratore – Caruso al Bayern? Ha fatto parlare così tanto perché a proposito di muri abbattuti, il livello attuale di questi top club internazionali li rendono, praticamente non inarrivabili, e giocare in un palcoscenico di questo genere sicuramente per lei è un onore e un prestigio. È stata un simbolo della Juventus e tutto questo l'ha fatto a soli 25 anni. Un esempio da seguire per le nuove leve".
Spazio poi alla questione salariale che tiene sempre banco nel mondo del calcio femminile sia in Italia sia all’estero: “Anno per anno la situazione è in crescita perché l’aumento dell’interesse permette anche un’evoluzione culturale e generazionale del nostro paese, migliorando anche le strutture a disposizione delle atlete e del pubblico e generando così un meccanismo favorevole a catena. Cresce la visibilità e di conseguenza anche la credibilità e così si attraggono potenziali investitori e nuovi sponsor. - prosegue ancora Orlandi – Sta così avvenendo una crescita salariale per le calciatrici anche se agli occhi del pubblico medio la differenza con i top player internazionali può essere notevole, ma quando si parla di normalità allora la differenza non è così drastica specialmente se si considera non solo l’ingaggio, ma anche gli introiti dovuti all’utilizzo della propria immagine”.
Infine Orlandi parla della distanza fra maschile e femminile: “Negli Stati Uniti la situazione è quasi ribaltata, il calcio femminile è percepito come più importante rispetto al maschile. Ora non dico di arrivare a tanto, ma almeno di provare a una parità di considerazione e di rispetto. L’obiettivo in Italia è di arrivare a quel giorno, soprattutto per un fattore culturale e legato alla crescita delle nuove generazioni, indipendentemente dalle cifre in ballo”.
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