
Amelia: "I migliori portieri vorrebbero giocare al Milan, ma la priorità è confermare Maignan"
L'ex portiere del Milan Marco Amelia, intervenuto a margine della 12ª edizione del Memorial Claudio Lippi, in ricordo del giornalista rossonero che dodici anni fa perse la vita in un tragico incidente stradale, ha parlato anche di Mike Maignan. Queste le sue parole raccolte da TMW:
"Ha dimostrato tutto il suo valore e continuerà a farlo. Ovviamente, le questioni contrattuali dipendono da vari fattori: motivazioni, volontà reciproca, prospettive. Ma sono convinto che Mike sia molto legato al Milan, per tutto quello che il club gli ha dato e il Milan è legato a lui per tutto quello che ha ricevuto. Credo si possa trovare un accordo. Se non dovesse succedere, comunque, il Milan resta una delle squadre dove tutti i portieri più forti vorrebbero giocare. Io ormai non posso più propormi, ma a parte gli scherzi, ci sono tanti ottimi portieri in circolazione. La priorità adesso è fare tutto il possibile per confermare questo matrimonio tra Mike e il Milan".
Un’ultima domanda da allenatore: come valuti Conceiçao?
"Secondo me bisogna ripartire da zero, azzerare tutto dal punto di vista del campo. Le problematiche di quest’anno vanno lasciate alle spalle. Si deve pensare solo a quello che c’è da fare, non al passato. Se sarà con Conceiçao o con un altro, lo deciderà la società. Di sicuro Conceiçao sa cosa serve. Ha già vissuto ambienti diversi, anche se non uguali a quello del Milan, ma comunque importanti. Questa stagione può servire a tutti per capire cosa manca. Il Milan è un club molto esigente, tutti ne parlano, tutti vogliono vincere, e i tifosi sono abituati a farlo. Ora bisogna ripartire alla grande. La base c’è: la squadra è forte. Serve solo ritrovare la mentalità giusta, capire gli errori fatti, e trasformarli in motivazione. Da luglio, quando si ripartirà, servirà mettere in campo tutta la voglia di rivincita che questo club e questi tifosi meritano".
"Ha dimostrato tutto il suo valore e continuerà a farlo. Ovviamente, le questioni contrattuali dipendono da vari fattori: motivazioni, volontà reciproca, prospettive. Ma sono convinto che Mike sia molto legato al Milan, per tutto quello che il club gli ha dato e il Milan è legato a lui per tutto quello che ha ricevuto. Credo si possa trovare un accordo. Se non dovesse succedere, comunque, il Milan resta una delle squadre dove tutti i portieri più forti vorrebbero giocare. Io ormai non posso più propormi, ma a parte gli scherzi, ci sono tanti ottimi portieri in circolazione. La priorità adesso è fare tutto il possibile per confermare questo matrimonio tra Mike e il Milan".
Un’ultima domanda da allenatore: come valuti Conceiçao?
"Secondo me bisogna ripartire da zero, azzerare tutto dal punto di vista del campo. Le problematiche di quest’anno vanno lasciate alle spalle. Si deve pensare solo a quello che c’è da fare, non al passato. Se sarà con Conceiçao o con un altro, lo deciderà la società. Di sicuro Conceiçao sa cosa serve. Ha già vissuto ambienti diversi, anche se non uguali a quello del Milan, ma comunque importanti. Questa stagione può servire a tutti per capire cosa manca. Il Milan è un club molto esigente, tutti ne parlano, tutti vogliono vincere, e i tifosi sono abituati a farlo. Ora bisogna ripartire alla grande. La base c’è: la squadra è forte. Serve solo ritrovare la mentalità giusta, capire gli errori fatti, e trasformarli in motivazione. Da luglio, quando si ripartirà, servirà mettere in campo tutta la voglia di rivincita che questo club e questi tifosi meritano".
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