
Tare e le voci sul Milan: "Lavorare per un club così storico e blasonato sarebbe un onore"
Igli Tare, direttore sportivo con un lunghissimo passato alla Lazio e che oggi è uno dei candidati forti per la scrivania del Milan del futuro, ha parlato a La Stampa partendo da un racconto del suo paese, l'Albania, dopo le elezioni delle scorse ore che salvo sorprese porteranno Edi Rama nuovamente alla guida del paese. Nelle ultime battute della chiacchierata col quotidiano, il direttore sportivo ha toccato anche il tema Milan: "Se in questi 12 anni è stato fatto un lavoro importante per cambiare l’immagine dell’Albania, questo è tutto merito di Edi Rama. Ora, siamo orgogliosi di essere albanesi, non è sempre stato così".
Lei ha vissuto il razzismo in Italia?
"Sì, ho vissuto situazioni del genere, ma non gli ho dato importanza. Non è il pensiero di un popolo, il razzismo è ignoranza. Il calcio insegna a combattere l’odio".
E il contratto col Milan?
"Beh, il Milan è un obiettivo per tutti. Lavorare per una società storica e blasonata come questa sarebbe un onore. Ho sempre cercato di rappresentare il mio Paese, e al tempo stesso di essere esempio per tanti italiani, sono mezzo italiano, lavoro qui da metà della mia vita, ho passaporto italiano e lo porto con orgoglio. Vi sono molto grato".
Lei ha vissuto il razzismo in Italia?
"Sì, ho vissuto situazioni del genere, ma non gli ho dato importanza. Non è il pensiero di un popolo, il razzismo è ignoranza. Il calcio insegna a combattere l’odio".
E il contratto col Milan?
"Beh, il Milan è un obiettivo per tutti. Lavorare per una società storica e blasonata come questa sarebbe un onore. Ho sempre cercato di rappresentare il mio Paese, e al tempo stesso di essere esempio per tanti italiani, sono mezzo italiano, lavoro qui da metà della mia vita, ho passaporto italiano e lo porto con orgoglio. Vi sono molto grato".
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