
L'aneddoto di Cassano: "Quella volta che Ibra buttò Gattuso nel cassonetto"
“Io ho giocato con gente come Ronaldo, Zidane, Totti, ne posso dire tre miliardi. Ma, se mi chiedessero di fare la mia squadra, il primo che sceglierei sarebbe Gattuso”. Antonio Cassano, su Viva el Futbol, ha raccontato il nuovo commissario tecnico della Nazionale visto da compagno di squadra: “Ha un entusiasmo contagioso, ha grande personalità, è il compagno perfetto. Lui sa che cosa deve fare e lo fa benissimo. È un leader, lo si vedeva dagli allenamenti: lui andava al 110% e, se qualcuno lo superava, faceva di tutto per stare davanti”.
Cassano ha poi ricordato i tempi condivisi al Milan: “Lui ha un dito lunghissimo, mi metteva la mano in bocca e mi alzava quando non mi volevo allenare. O facevo così, come fosse un amo. O me lo dava in testa. Al Milan c’era una certa filosofia, lui era un leader dopo che erano andati via Maldini e Costacurta. E abbiamo vinto uno scudetto”.
Spazio anche a un aneddoto: “Una volta si sono messi, per scherzo, lui e Ibrahimovic. Ibra l’ha preso e l’ha messo nel cestino, sedendosi sopra il cestino. Rino era a testa in giù e da fuori lo vedevi che si muoveva come un serpente, finché non è riuscito a rompere il cestino. Aveva una forza impressionante”.
Cassano ha poi ricordato i tempi condivisi al Milan: “Lui ha un dito lunghissimo, mi metteva la mano in bocca e mi alzava quando non mi volevo allenare. O facevo così, come fosse un amo. O me lo dava in testa. Al Milan c’era una certa filosofia, lui era un leader dopo che erano andati via Maldini e Costacurta. E abbiamo vinto uno scudetto”.
Spazio anche a un aneddoto: “Una volta si sono messi, per scherzo, lui e Ibrahimovic. Ibra l’ha preso e l’ha messo nel cestino, sedendosi sopra il cestino. Rino era a testa in giù e da fuori lo vedevi che si muoveva come un serpente, finché non è riuscito a rompere il cestino. Aveva una forza impressionante”.
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