
Dal Milan alla Premier la risposta è sempre la stessa: per la Fiorentina Comuzzo è incedibile
“Grazie ma no grazie, non ci interessa”. Questa in sintesi la risposta del direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè alla chiamata che aveva come prefisso lo 02 di Milano. Dall’altra parte della cornetta Igli Tare, a caccia di un difensore per il post Malik Thiaw. Non è un mistero che gli obiettivi dei rossoneri c’è - o per meglio dire, c’era - Pietro Comuzzo, ma questa volta dalle latitudini del Viola Park non hanno voluto nemmeno sentire l’offerta proveniente da Via Aldo Moro: no secco, a ribadire quanto fiducia e stima i dirigenti gigliati ripongono nel centrale classe 2005. Anche per questo motivo il Milan sembra aver virato in fretta e furia più a nord, dalle parti di Genova, dove Ottolini non è stato altrettanto risoluto su Koni De Winter. Nel frattempo casa Fiorentina si tira, dunque, un sospiro di sollievo e si comincia a progettare il futuro proprio con Pietro Comuzzo al centro della difesa, dopo i tanti no che i viola hanno dovuto inviare in queste settimane di calciomercato.
I tentativi delle inglesi
Le avances del Milan, infatti, sono soltanto le ultime di una lunga lista che finora aveva avuto come protagonista principale soprattutto la Premier League. Chi ha seguito la Fiorentina nel ritiro di Oltremanica racconta di come Manchester United, Brighton, Bournemouth e Sunderland, abbiano tutte provato a strappare un’apertura da parte del calciatore o della Fiorentina, ma niente da fare: la risposta è sempre stata per tutti la stessa.
Volontà del giocatore
A pesare su questa decisione, oltre la fermezza che già Rocco Commisso aveva mostrato a gennaio quando a seguito dell’offerta da 30 milioni del Napoli i dirigenti gigliati erano stati molto più titubanti rispetto a quanto non lo siano adesso, c’è sempre stata anche la volontà di rimanere del giocatore. “Con il Napoli è successo tutto molto in fretta” ha raccontato il giocatore nei giorni scorsi in Inghilterra ai microfoni di FirenzeViola.it. “Non ragionavo a quello che stava accadendo. Nei giorni caldi ci pensavo tanto. Poi quando è finita la trattativa, sono ripartito per la mia strada per continuare a dare il massimo per la mia squadra. “La società mi apprezza molto e io cerco di ricambiare in campo”. Un apprezzamento testimoniato lo scorso maggio quando arrivò la firma sul rinnovo fino al 2029. Nella testa del ragazzo, dunque, c’è sempre stata solo la Fiorentina, anche perché lui non ha mai negato di star molto bene a Firenze, dove ha trovato una compagna e molti amici: “Firenze è una seconda casa. Sono andato via a 14 anni, mi ha accolto da sette anni e la valuto come una famiglia. Sono sempre stato bene e mi sono sempre sentito a casa". Una casa da cui nessuno sembra avere intenzione di allontanare.
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