
Se avessi tenuto gli occhi chiusi, avrei pensato che lì ci fosse Allegri e non Rabiot
Se avessi provato a chiudere gli occhi durante la conferenza stampa di presentazione di Adrien Rabiot, avrei anche potuto pensare - non conoscendo, per assurdo, il tono di voce del mister - che stesse parlando Massimiliano Allegri. Leggere questa risposta per credere: "Sono qua per aiutare il Milan a tornare a vincere e a fare grandi cose, perché l'anno scorso è stata una brutta stagione. Il Milan deve giocare ogni anno la Champions, deve lottare ogni anno per lo Scudetto e per vincere i trofei. Porto leadership, carattere: penso che sia la scelta giusta venire qua al Milan. Io sono venuto qui per fare qualcosa di grande, per vincere lo Scudetto. Se vengo qui al Milan, è per vincere. Poi ci sono tante altre cose esterne, non c'è solo il mio desiderio e la mia voglia. Ma io proverò a fare tutto per portare la squadra più in alto possibile. Vedremo a febbraio-marzo dove saremo. Per il momento dobbiamo lavorare, seguire il mister".
La trattativa
Tutto molto chiaro, direi. Quando parla di grande club, di Milan, di mentalità, di ambizione Champions League, ma a febbraio-marzo si vedrà dove si sarà, sembra di sentir parlare il mister. Ed è stato proprio Allegri a tartassarlo per portarlo in rossonero: "Parlavo - ha confessato Rabiot - con il mister quando lui è arrivato al Milan, ma, come sapete, io ero al Marsiglia con un contratto, ero legato al club francese. Poi, quando è successo quello che è successo con il Marsiglia, subito Allegri mi ha chiamato di nuovo e abbiamo parlato del progetto rossonero, della squadra che vuole fare, dell'ambizione che ha di ritrovare la Champions, di fare un bel percorso in campionato. E, alla fine, è andato tutto velocemente".
Titolare?
Non è da escludere che Rabiot possa già giocare titolare domani. Lui ci spera. Le sue quotazioni salirebbero se Allegri decidesse di tenere Pulisic come asso nella manica a gara in corso: a quel punto, uno tra il francese e Loftus-Cheek giocherebbe da sottopunta alle spalle di Santiago Gimenez. Oggi le prove decisive.
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