Non è un acquisto da RedBird, né ciò che voleva Allegri. Eppure è già il Milan di Nkunku

La conclusione volante, il palloncino rosso in cui soffiare per festeggiare. L'abbraccio dei compagni, una prestazione da migliore in campo. Christopher Nkunku ha cominciato a svelarsi al pubblico di San Siro in una partita in cui il Milan ha vinto e straconvinto. Agevolata dalla superiorità numerica la squadra rossonera ha dato vita a un vero e proprio monologo contro il Lecce. Ha ritrovato il gol Santi Gimenez, ha chiuso i giochi Christian Pulisic e nel mezzo proprio lui. Il secondo acquisto più costoso dell'estate rossonera. "Viene dal Chelsea, sa fare tante cose, è un giocatore forte", ha dichiarato ieri nella conferenza stampa post-gara il vice-allenatore del Milan Marco Landucci. Vent'otto anni da compiere il prossimo 14 novembre, Nkunku è arrivato a Milano sul finire di agosto. Il club rossonero ha ufficializzato il suo acquisto a poche ore dal gong finale della finestra estiva di calciomercato. Operazione economicamente importante, da 37 milioni di euro più cinque di bonus per un calciatore che guadagnerà fino al 30 giugno 2030 circa cinque milioni di euro netti a stagione. Per costi e per età non proprio un acquisto da Milan di RedBird, anche per caratteristiche non esattamente ciò che ha chiesto per tutta l'estate Massimiliano Allegri. Tare aveva tracciato nel '9 alla Giroud' l'identikit del calciatore da acquistare, il Milan per un'estate intera ha cercato l'incastro giusto per Vlahovic salvo poi - alla fine - puntare forte su una seconda punta. Però le parole di Landucci sono importanti. Poche ma significative. Nkunku non è il giovane da svezzare ma il calciatore pronto per un Milan che sogna di fare un percorso come quello portato avanti dal Napoli un anno fa. Ha lasciato il Chelsea dopo un gol nel Mondiale per Club contro il Benfica, dopo la seconda e per distacco miglior stagione con la maglia dei blues viste le 14 reti complessivamente realizzate. Ha accettato il Milan per la voglia di tornare a sentirsi protagonista, di nuovo al centro di un progetto. E ieri per la prima volta ha soffiato nel suo palloncino rosso in quel di San Siro con la maglia rossonera sulla spalle. Perché Nkunku non è ciò che ha cercato il Milan questa estate, ma sta iniziando a rivelarsi come ciò che serviva davvero.