Il palloncino che può far scoppiare l’attacco del Milan di Massimiliano Allegri

Buona la prima da titolare. Dopo due scampoli di gara in campionato, Christopher Nkunku si è presentato in grande stile all’esordio dal 1’ con la maglia del Milan. La mezza rovesciata che ha steso il Lecce è un manifesto di classe e imprevedibilità. Esattamente quello che l’attaccante francese può dare al Milan di Massimiliano Allegri.
Nkunku non è una prima punta, almeno non nel senso classico del termine ma nemmeno un esterno offensivo. Può giocare in qualsiasi ruolo dell’attacco, e le sue stagioni migliori le ha vissute al Lipsia, da seconda punta in un reparto avanzato a due ma anche da esterno offensivo: la sua collocazione è l’ultimo dei problemi, e proprio quell’esultanza col palloncino rosso può rappresentare una metafora. È nata, a proposito, nel 2022. La sfoggiò per la prima volta dopo un rotondo successo in Champions sullo Shakhtar Donetsk con la maglia del Lipsia, e spiegò che era dedicata al figlio: “Gli piacciono (i palloncini rossi, ndr), e quando segno gli dedico le reti così”. Da allora, ne porta sempre uno nei calzettoni, pronto a tirarlo fuori alla prima occasione.
Come un palloncino, il suo innesto può far scoppiare l’attacco del Milan. Nel senso buono del termine, anzitutto: ieri Allegri ha avuto una bella notizia anche da Santiago Gimenez, e a breve recupererà Rafael Leao. È un attacco molto variegato - c’è sempre Pulisic, da non sottovalutare - e che può offrire tante soluzioni: non è detto che il 3-5-2 sfoggiato finora da Max resti lo schema di riferimento (anche se al momento non è chiaro perché cambiare) e proprio Nkunku potrebbe offrire molta facilità nel passare al 4-3-3, per esempio. Il rovescio della medaglia è la potenziale anarchia del reparto: se tutti possono ricoprire tutti i ruoli, nessuno ne ha uno vero. Ma, questo, per Allegri, non è mai stato un problema: difesa di ferro e fantasia al potere, il mantra del livornese è storicamente stato questo.
