
Giroud e la felicità ritrovata: "Con il Los Angeles FC non potevo esprimermi come volevo"
Dopo una carriera ricca di successi internazionali, Olivier Giroud è tornato in Francia la scorsa estate per indossare la maglia del Lilla, dove sembra aver ritrovato entusiasmo e rendimento: 3 gol in 8 partite testimoniano un inizio promettente per l’attaccante trentanovenne.
Il ritorno in Ligue 1 arriva dopo un’esperienza meno brillante con il Los Angeles FC, in MLS, dove Giroud ha faticato a imporsi. In 38 partite, l’ex centravanti di Arsenal e Milan ha segnato solo 5 reti e servito 3 assist, senza mai riuscire ad adattarsi pienamente al sistema di gioco californiano. In un’intervista concessa a L’Équipe, il campione del mondo 2018 ha spiegato le ragioni di quelle difficoltà: "Non ero completamente felice in campo, giocavamo molto in transizione e non potevo esprimermi come volevo. Nessun rimpianto, però: era un’esperienza che desideravo vivere".
Nonostante i limiti tecnici del progetto, Giroud conserva ricordi positivi del periodo americano: "Ho segnato nelle finali, vinto la Coppa degli Stati Uniti, partecipato al Mondiale per club con una sfida speciale contro il Chelsea. È stata un’esperienza bellissima anche fuori dal campo, per la qualità della vita e la possibilità di far scoprire la California ai miei figli e a mia moglie". Oggi, tornato a casa, Giroud appare sereno e motivato. A quasi 40 anni, l’attaccante francese dimostra che la passione e il gol non hanno età.
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