Bonny brilla con l'Inter, ma a lanciarlo fu una leggenda del Milan: "A 16 anni era già il più forte"

C’è un curioso filo che unisce Milano a Châteauroux, comune francese di quasi 50.000 abitanti nella regione del Centro-Valle della Loira, attraversando due colori opposti della stessa città. Da una parte, l’Inter che si gode l’esplosione di Ange-Yoan Bonny, nuovo volto di un attacco capace di dimostrare che c'è vita oltre la Thu-La. Dall’altra, Marco Simone, leggenda del Milan anni '90, che oggi sorride dal Principato di Monaco, ricordando con affetto quel ragazzino che un giorno decise di buttare nella mischia ad appena sedici anni. Il primo gol tra i pro di Bonny "Ho un ricordo molto chiaro di Bonny - racconta l'ex allenatore del Châteauroux in esclusiva per TuttoMercatoWeb.com - soprattutto per le sue qualità tecniche e fisiche come giocatore. Ho deciso di farlo giocare subito: credo avesse 15 o 16 anni. Tra l’altro, ha segnato il suo primo gol ufficiale da professionista proprio con me, a Châteauroux". Non era una scommessa, ma un’intuizione che profumava di certezza. "Per il tempo che ho potuto averlo a disposizione, prima che partisse da Châteauroux, l’ho sempre fatto giocare, perché, seppur così giovane, era evidentemente più forte di tutti gli attaccanti a disposizione. Naturalmente, il club ha cercato di trattenerlo, ma giustamente lui ha deciso di partire". Ad acquistarlo è stato il Parma, era il 31 agosto 2021. Il resto è storia. È già un giocatore da Inter Oggi Bonny è l’uomo del momento a Milano, sponda nerazzurra. Segna, lotta, porta punti preziosi. E da lontano, chi lo ha visto nascere calcisticamente lo osserva con la quieta soddisfazione di chi sapeva già come sarebbe andata. "È un giocatore con un potenziale molto importante - continua Marco Simone ai nostri microfoni -. L’unica cosa che deve ancora sviluppare è la gestione del suo carattere, ma questo arriverà col tempo. È normale che, essendo giovane, debba ancora completarsi". Poi aggiunge: "Personalmente penso che sia un giocatore da Inter. Avendo qualità importanti e giocando in una squadra con giocatori di alto livello, potrà solo trarne vantaggi e avere un compito più semplice come attaccante. Se me lo aspettavo così presto? Credo che, quando uno ha talento e qualità mentali già ben sviluppate, non esista il 'presto': un giocatore può fare la differenza anche a 16 anni". Il primo posto in classifica del Milan Oggi Marco Simone guida il Monaco United Women’s Football Club, ma il primo posto in classifica del suo Milan non può che fargli piacere: "In questo periodo non sto seguendo molto la Serie A italiana, perché sono molto concentrato sul mio progetto con il Monaco United Women’s Football Club. È un’avventura che mi appassiona ogni giorno di più", mette le mani avanti. "Per quanto riguarda il primo posto in classifica del Milan, non posso però che essere contento e fare i complimenti al mister Allegri e a tutto lo staff. Sono davvero felice che sia riuscito a rimettere il Diavolo in vetta e che stia continuando a togliersi soddisfazioni personali: riportare subito la squadra a questo livello è senza dubbio qualcosa di gratificante".