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Calciomercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena del 4 ottobreTUTTO mercato WEB
Oggi alle 01:00Serie A
di Alessandra Stefanelli

Calciomercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena del 4 ottobre

Il punto su tutte le news di calciomercato della giornata appena andata agli archivi. Tra indiscrezioni, trattative e retroscena, ecco le notizie più importanti.
MILAN, SCARONI SUL NUOVO STADIO: "PRIMA PARTITA NEL 2030, AVREMO AUMENTO SOSTANZIALE DEI RICAVI”. KOOPMEINERS, TROPPE OCCASIONI FALLITE. ADESSO ANCHE KOEMAN SI DIMENTICA DI LUI. INTER, MAROTTA: "CHIVU OTTIMO ALLENATORE, SI DEVE AVERE IL CORAGGIO DI FARE CERTE SCELTE”. COMO, IL DS LUDI SUL FUTURO DI NICO PAZ: "COMUNITÀ E SOCIETÀ LO AMANO, VEDREMO SE BASTERÀ”. IL VERONA GUARDA ANCORA IN SUD AMERICA. NEL MIRINO C'È IL "NUOVO PASTORE" MATKO MILJEVIC Il presidente rossonero Paolo Scaroni, intervistato da Milano Finanza, ha parlato innanzitutto del progetto nuovo stadio assieme all'Inter. Queste le sue dichiarazioni: "Il primo obiettivo è arrivare al rogito entro ottobre, momento in cui verseremo a Palazzo Marino i primi 73 milioni di euro. Da quel momento potrà partire la progettazione nei dettagli del nuovo stadio che abbiamo già affidato a Norman + Partners e Manica, due eccellenze del settore. Per vedere il progetto completo bisognerà attendere dai sei agli otto mesi e successivamente si passerà all’analisi della Conferenza dei servizi, che richiederà altri sei mesi. Inizio dei lavori nel 2027? Assolutamente sì. Al netto dei piccoli contrattempi che su progetti di queste dimensioni possono sempre presentarsi, il nostro obiettivo è completare lo stadio nel 2030. Prime partite nella stagione 2030-2031? Idealmente sì, in modo da completare il rodaggio necessario a portare al massimo dell’efficienza la struttura entro gli Europei del 2032, di cui sarà protagonista. Cosa verrà creato intorno al nuovo stadio? Sicuramente daremo delle indicazioni di massima su dove andremo a posizionare gli immobili destinati ai servizi accessori, come hotel, uffici e centro commerciale. Ma per iniziare una progettazione nel dettaglio realisticamente dovremo aspettare tra il 2027 e il 2028, perché la priorità è il nuovo impianto. Il Meazza rimarrà intatto fino a quando non sarà pronto il nuovo stadio, quindi la sua riqualificazione non potrà iniziare prima del 2031-2032. Insomma prevediamo che la rigenerazione dell’area sarà completata non prima del 2035". Il numero uno rossonero ha poi continuato: "Il nuovo stadio avrà 148 mila metri quadrati di verde, quindi più del 50% dell’intera zona sarà destinata ad alberi e parchi. Produrrà energia pulita attraverso pannelli fotovoltaici sul tetto. Ci saranno servizi di accoglienza, bar e ristoranti, spazi per congressi ed eventi: in questo modo terremo viva l’area sette giorni su sette tutto l’anno, anche quando non si disputeranno partite. E andremo ad aggiungere 3.600 parcheggi sotterranei. In totale ci aspettiamo 500 mila visitatori all'anno tra museo e nuovo stadio, con un impatto economico positivo per tutto il quartiere". Il nuovo stadio, come riconosciuto da Scaroni, porterà introiti importanti nella casse milaniste: "Vi faccio solo tre esempi, Tottenham, Real Madrid e Arsenal, che hanno puntato su impianti all’avanguardia negli ultimi anni. Tutte e tre hanno più che raddoppiato i loro incassi nel primo anno nella loro nuova casa rispetto all’ultimo in quella vecchia. Milan e Inter al momento toccano solo una frazione delle loro cifre. Per restare competitivi dal punto di vista sportivo, quindi, abbiamo bisogno di un impianto moderno. Ci aspettiamo un aumento sostanziale dei ricavi. Non perché i biglietti per tifosi e famiglie saranno più cari, ma perché potremo vendere più pacchetti con hospitality alle aziende e biglietti premium. Senza contare i ricavi derivanti dalle altre attività". Cosa succede a Teun Koopmeiners? La domanda più gettonata tra i tifosi della Juventus a un mese e mezzo dall'inizio della stagione resta ancora senza risposta. Dopo una stagione in cui s'è detto e ripetuto che il problema principale del centrocampista olandese era l'ambientamento e poi l'allenatore, ecco che l'arrivo di Igor Tudor e una concorrenza piuttosto ridotta in mezzo al campo avrebbe dovuto aprirgli le porte del riscatto. E invece no, almeno per il momento. Anche se l'ex Atalanta le sue occasioni le sta avendo.
L'ultima partita contro il Villarreal è durata quarantacinque minuti, Tudor all'intervallo l'ha sostituito per un ben più pimpante Francisco Conceicao. Un'altra occasione fallita da un calciatore che fin qui - dall'inizio o a gara in corso - ha sempre preso parte alle partite della Juventus sia in campionato che in Champions League. Purtroppo per lui, senza mai lasciare traccia. Koopmeiners domani sera potrebbe avere un'altra opportunità. Se Thuram sarà anche solo all'80% ci sarà il francese dall'inizio al fianco di Locatelli, altrimenti ballottaggio tra l'olandese e McKennie per affrontare una partita che dirà molto sull'umore del mondo Juventus durante la sosta. Una pausa che vedrà Koop continuare a lavorare a Torino visto che il commissario tecnico dei Paesi Bassi Ronald Koeman dopo la panchina contro la Lituania dello scorso 7 settembre, a questo giro, ha preferito lasciarlo direttamente a casa.
La sua assenza dalla lista orange è solo l'ennesima controprova della piega negativa che ha preso l'avventura bianconera di Teun Koopmeiners, di un calciatore che nell'estate 2024 arrivò dall'Atalanta per oltre cinque milioni di euro e con un carico di attese enorme. Forse troppo pesante per le sue spalle. Giuseppe Marotta, presidente dell'Inter, ha parlato così ai microfoni di DAZN prima della gara contro la Cremonese: "Non lo so se quello dell'Inter è il miglior calcio dell'Italia, ma credo sia un bel calcio. Nello sport è obbligatorio vincere, se poi lo fai giocando bene ancora meglio. Credo che ogni allenatore abbia la sua identità, Chivu è un ottimo allenatore: ha vissuto una fase di sperimentazione e adesso sta trovando l'equilibrio che è sempre molto importante. Se si abbina quest'ultimo ai risultati e alla prestazione, si arriva alla perfezione". C'è un po' troppo scetticismo su Chivu? "Siamo abituati, ogni dirigente è responsabile delle sue scelte, si deve avere il coraggio di scegliere e di agire. Lo abbiamo fatto, consapevoli del grande spessore umano e professionale di Chivu, che per di più ha un DNA nerazzurro". Il nuovo stadio vi farà restare nella storia? "Inizieremo un percorso difficile, società e comune avranno un ruolo importante in questa fase. La nostra non è stata una scelta, ma una necessità: oggi esiste ancora un gap a livello europeo per quanto riguarda strutture e ricavi. Vogliamo agire in questa direzione, con un senso di responsabilità civica e ambientale, garantendo ai cittadini il rispetto dei loro diritti". Il Real Madrid la prossima estate potrà pensare di rilevare il cartellino di Nico Paz, numero 10 del Como, con una delle soluzioni di recompra che si è garantito ma la riflessione da fare è che il reparto di centrocampo sia molto affollato da quelle parti. Ha commentato così la situazione Carlalberto Ludi, direttore sportivo dei lariani, ai microfoni di Sky Sport nel pre partita contro l'Atalanta da Bergamo: "Come dite voi il mercato non finisce mai. Noi stiamo lavorando e pensando. Il Real Madrid ha un sacco di giocatori talentuosi nel ruolo, ma Nico Paz ha una comunità e una società che lo ama. Vedremo se basterà". Baturina sarà largo a sinistra? "Sono tutti giocatori di calcio qualitativi e tecnico. Nico e Martin sono diversi tra loro, ma non è uno step per Baturina, solo un processo di apprendimento. Speriamo vada bene". Avete preso il nuovo Sergio Ramos con Ramon, poi ci sono Perrone e Nico Paz... “Noi abbiamo preso Nico Paz, Perrone e Ramon e non la controfigura di nessuno. Vogliamo costruire i prossimi campioni, li definiamo così senza problemi. Alcuni di questi giocatori fuori da questo contesto potrebbero rendere meno o più lentamente. Fare gol al Como viene facile, spesso troviamo difese chiuse ma troviamo spazi per segnare”. L'Hellas Verona di Sean Sogliano è pronto a fare nuovamente la spesa in Sud America e ad accaparrarsi quello che in patria viene definito come il 'nuovo Javier Pastore'. Secondo quanto infatti raccolto dalla redazione di TuttoMercatoWeb, gli scaligeri avrebbero messo gli occhi su Matko Miljevic, centrocampista statunitense classe 2001 che milita nell'Huracan. Il calciatore, che secondo quanto riferito dal portale Trasfermarket ha un valore che si aggira intorno ai 5 milioni di euro, piace molto alla dirigenza dei gialloblù, che però devono fare i conti anche con le sirene che arrivano dalla Francia, visto che anche il Lens lo starebbe seguendo. Il suo contratto scadrà nel dicembre del 2027 e il passaporto comunitario rende meno complicata la trattativa. In carriera Miljevic ha registrato un totale di 120 presenze divise tra Argentinos Juniors, CF Montreal, Newell's Old Boys e Huracan, segnando un totale di 13 gol. Ha anche due presenze con la Nazionale maggiore degli Stati Uniti, dove ha segnato anche un gol al debutto contro il Venezuela nel gennaio del 2025. IL PAFOS ACCOGLIE UN EX DIFENSORE DELL'UDINESE: HA FIRMATO AXEL GUESSAND. CALCIATORE INGLESE USA CHATGPT PER CONTRATTARE CON IL NUOVO CLUB: IL FUTURO DEL CALCIOMERCATO? COULIBALY NON RESTA ALLO STRASBURGO. IL CENTRALE DIFENSIVO TORNA AL BREST IN PRESTITO. DALLA TERZA SERIE SVIZZERA ALLA SECONDA DEGLI EMIRATI: SCHELOTTO VOLA AL DUBAI CITY Il Pafos FC ha annunciato l’ingaggio del giovane difensore francese Axel Guessand, centrale classe 2004, che a soli 20 anni ha già maturato esperienze in diversi campionati europei. Cresciuto nel settore giovanile del Nancy, Guessand si è trasferito giovanissimo in Italia per vestire la maglia dell’Udinese. Con il club friulano ha proseguito il suo percorso di formazione, prima di andare in prestito all’estero per accumulare minuti e responsabilità. Negli ultimi anni ha militato in Eredivisie con il Volendam, dove ha potuto confrontarsi con uno dei campionati più formativi per i giovani difensori, e successivamente in Norvegia con il Kristiansund, squadra con la quale ha aggiunto ulteriore esperienza internazionale al suo bagagli. Ora per lui si apre un nuovo capitolo a Cipro, con il Pafos che punta forte sulle sue qualità fisiche e tecniche per rafforzare la propria linea difensiva. "Axel arriva per continuare il suo sviluppo calcistico e per dare solidità al nostro reparto arretrato", si legge nella nota ufficiale del club. Un rinforzo giovane, duttile e con prospettive di crescita, che testimonia ancora una volta la strategia della società cipriota: puntare su talenti emergenti con esperienza europea, capaci di alzare il livello competitivo della squadra. In un’epoca in cui nel mercato dei trasferimenti a spuntarla sembrano essere sempre i giocatori con l’agente più potente, arriva dall’Inghilterra un caso che potrebbe cambiare le regole del gioco. Demetri Mitchell, esterno di 28 anni cresciuto nel Manchester United e campione d’Europa Under 17 nel 2014, era senza squadra dopo l’addio all’Exeter City. Per la sua possibile firma con il Leyton Orient ha deciso di affidarsi alla Intelligenza Artificiale, senza ricorrere a un agente, evitando così la consueta commissione del 5%. L’unico costo è stato l’abbonamento premium a ChatGPT, circa 15 sterline al mese. "Il Leyton Orient mi ha inviato un’offerta e ho chiesto a ChatGPT come negoziare e cosa dire", ha raccontato Mitchell nel podcast From My Left. "Ho inserito dettagli come quanto guadagnavo la stagione precedente, il costo della vita a Londra, che mia moglie e nostro figlio mi avrebbero seguito. Sentivo di meritare un po’ di più, ma non l'ho scritto". Grazie al supporto dell’IA, ha anche ottenuto un bonus di firma. Mitchell ha sottolineato la differenza rispetto alla percezione comune dei salari dei calciatori: "Molti pensano che guadagniamo tutti cifre altissime, ma per un giocatore della League One o inferiore, un contratto dura uno o due anni. Guadagnando 3.000 sterline a settimana, togli tasse e commissioni, ti resta la metà. Non fraintendetemi, è un buon salario, ma con un mutuo, un’auto e una famiglia lontana, le spese sono alte". Soumaila Coulibaly, giovane difensore centrale di 21 anni attualmente sotto contratto con lo Strasburgo, vestirà nuovamente la maglia del Brest. Il club bretone ha infatti ufficializzato il suo arrivo in prestito, questa volta come "joker". Una scelta che rappresenta un ritorno alle origini: il giocatore era già stato ceduto in prestito al Brest nella scorsa stagione, quando militava ancora al Borussia Dortmund. Nella sua prima esperienza in Bretagna, Coulibaly aveva saputo lasciare il segno. Solido in campionato e capace di prestazioni convincenti anche in Champions League, il difensore maliano aveva guadagnato la stima dell’ambiente e il rispetto della tifoseria. Nonostante ciò, il suo trasferimento allo Strasburgo non ha portato il minutaggio sperato: in questa prima parte di stagione, infatti, il giocatore ha accumulato appena tre minuti in campo, in una gara di Conference League. Da qui la decisione condivisa di cercare maggiore continuità altrove. "Soumaila è un buon giocatore, e non sono mai contrario a un prestito se il ragazzo crede di poter trovare più spazio altrove e se questa scelta rappresenta un passo avanti per la sua carriera", ha dichiarato l’allenatore del Racing, Liam Rosenior.Il ritorno a Brest appare dunque come una soluzione ideale per tutte le parti in causa: il club ritrova un profilo già rodato, il giocatore potrà rilanciarsi con minuti importanti, e lo Strasburgo beneficia della crescita di un talento che resta sotto contratto.