San Siro a Inter e Milan, affare finanziato da Goldman Sachs e J.P. Morgan: costi e dettagli
Sono Goldman Sachs e J.P. Morgan i due grandi finanziatori dell’operazione che porterà Inter e Milan a costruire il nuovo stadio di Milano. A rivelarlo è il comunicato congiunto dei due club, relativo all’acquisto dello stadio Meazza, nell’ambito della “Grande Funzione Urbana San Siro”, definito oggi dal Comune di Milano con il contributo dei partner bancari dei due club milanesi, Banco BPM e BPER Banca.
I costi dell’operazione. L’affare, sulla base della valutazione dello stadio e delle aree limitrofe fatta dall’Agenzia delle Entrate, si è chiuso per 197 milioni di euro. Da questa cifra vanno decurtati circa 22 milioni di euro in virtù di uno “sconto” concesso dal Comune, sulla base della legge stadi, per le operazioni di bonifica e demolizione, dato che la cessione è solo il primo passo verso il nuovo stadio.
Formalmente, lo stadio Meazza è stato acquistato dalla società Stadio San Siro S.p.A., veicolo operativo creato ad hoc per l’occasione, che fa riferimento a Nsm Holding, la “scatola” costruita dai due club - e compartecipata attraverso le due controllate Blueco (Inter) e Red Stadco (Milan) - per acquistare e gestire lo stadio. Le firme sul rogito sono quelle di Katherine Ralph, la figura di riferimento di Oaktree in casa Inter (nonché presidente di “Stadio San Siro S.p.A.”) e Stefano Cocirio, Chief Financial Officer del Milan e presidente di Nsm Holding.
Considerando anche i 197 milioni per l’acquisto del Meazza, l’intera operazione per il futuro stadio di Milano rappresenterà un investimento da circa 1,2 miliardi di euro. L’impianto, il cui progetto è stato affidato agli studi Foster e Manica, ospiterà circa 71.500 spettatori, in un’area densa di ristoranti, negozi, hotel e altre attività commerciali. Da programmi, dovrebbe essere pronto a fine 2030, per ospitare le prime partite nel 2031. A quel punto, inizierebbe la demolizione del Meazza, che dovrebbe essere ultimata entro il 2035.
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