Italia, ci è andata bene. Adesso però bisogna qualificarsi ai Mondiali
Superata l’onta di finire, con tutto il rispetto per i rispettivi sogni, nella stessa fascia della Giordania e di Capo Verde, da Washington DC l’Italia incassa una bella notizia. Solo potenziale, per ora. Se gli azzurri usciranno dalle forche caudine degli spareggi, troveranno un girone decisamente abbordabile: insieme al Canada, in prima fascia nella sua qualità di Paese ospitante, lo completano la Svizzera e il Qatar.
Meglio di così era difficile. Forse impossibile: dalla prima fascia gli azzurri di Gennaro Gattuso - o chi ci batterà tra Irlanda del Nord, Bosnia e Galles - hanno evitato le varie mine vaganti, dall’Argentina alla Spagna al Brasile. Meno positiva la pesca dalla seconda fascia - Croazia, Marocco e Uruguay erano comunque pescate peggiori -, si va sul velluto in terza fascia con una nazionale, il Qatar, che ha partecipato ai Mondiali una sola volta, nel 2022 come Paese ospitante. Tre sconfitte, un gol segnato, sette subiti.
Adesso però bisogna andarci. Questo sorteggio “morbido” aumenta, per certi versi, le aspettative sui confronti che aspettano la Nazionale. Dopo due edizioni senza Mondiali, l’Italia ha a maggior ragione il dovere di qualificarsi, dato che poi avrebbe la possibilità - realisticamente - di vendicare anche le deludenti partecipazioni del 2010 e del 2014, in cui non abbiamo fatto grande figura. Ora che anche il sorteggio di Washington ci ha aiutati, non resta che superare gli avversari di turno e, soprattutto, le nostre paure: i Mondiali non aspettano altro che l’Italia.
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