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L’Inter “scopre” un buon Andy Diouf, ma che fine ha fatto Davide Frattesi?TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 12:52Serie A
di Ivan Cardia

L’Inter “scopre” un buon Andy Diouf, ma che fine ha fatto Davide Frattesi?

Porte girevoli nel centrocampo dell’Inter. Sotto di un gol nel derby, con diversi senatori usciti dal campo - Lautaro, Barella, Calhanoglu - Cristian Chivu si è giocato nel finale una delle carte meno attese: cinque minuti più recupero, ovviamente nel finale, per Andy Diouf. Subentrato ad Acerbi per cambiare l’impostazione tattica della formazione nerazzurra, il centrocampista francese, sin qui tra i principali punti interrogativi della stagione, ha lasciato una buona impressione. Tanto da far pensare che possa trovare più spazio nelle prossime uscite. Inutile dire che l’ingresso dell’ex Lens - per il quale l’Inter in estate ha investito circa 20 milioni di euro - non ha cambiato il risultato della partita. Sta di fatto che, in una serata molto delicata, il suo minutaggio in questa Serie A è salito a 31 minuti, recuperi esclusi. Troppo poco per farsi un’idea, abbastanza per chiedersi come mai Chivu, che finora gli aveva riservato 11’ con il Torino e 15’ con la Cremonese, lo abbia preferito a quello che sarebbe stato, sulla carta, il ricambio più logico nel reparto nevralgico del campo. Che fine ha fatto Davide Frattesi? Il centrocampista romano, difatti, è rimasto in panchina a guardare il derby per tutta la sua durata. Un impiego in linea con quello degli ultimi tempi: in campionato, l’ex Sassuolo non gioca da titolare dal 4 ottobre con la Cremonese. Da lì in poi, ha rimediato solo scampoli di gara: 28’ con la Roma, 17’ a Napoli, poi mai sopra i 10’ nelle gare successive. In Champions League le cose sono andate diversamente, dato che è stato titolare sia con l’Union Saint-Gilloise che con il Kairat Almaty, ma il quadro resta: a oggi, quello che avrebbe dovuto rappresentare la prima alternativa ai titolarissimi, è all’ultimo posto, se non proprio ai margini delle gerarchie di Chivu a centrocampo. A chiudergli la strada c’è già stato l’arrivo di Petar Sucic, più vicino a quello che dà Mkhitaryan al centrocampo nerazzurro. La rinascita di Zielinski ha fatto il resto, se oggi si aggiunge anche Diouf lo spazio diventa meno che striminzito. Quel che non sarebbe dovuto succedere, in teoria: dopo che già con Inzaghi non era riuscito a imporsi, i primi resoconti da Appiano Gentile raccontavano della stima di Chivu nei suoi confronti. Non si è praticamente mai vista - quella con la Cremonese, in generale, resta l’unica partita dal primo minuto in questo campionato - e ora lo scenario di una partenza a gennaio (che non può riguardare Diouf, dato che non potrebbe giocare per altre squadre diverse dal Lens) torna decisamente d’attualità.