TUTTO mercato WEB
TMW - Uva: "Un tempo c'erano i mecenati, oggi i fondi. Acquistano a 1 e vendono a 5"
Intervenuto in occasione della presentazione del libro scritto a quattro mani con Maria Luisa Colledani, Michele Uva, direttore di “Football & Social Responsibility” della UEFA, ne ha parlato così: "Questo è il mio sesto libro. In questo momento penso a due persone a cui ho voluto molto bene: Roberto Perrone e Carlo Tavecchio. Il modello perfetto non esiste, ci sono vari tipi di gestione. Dai mecenati, come Berlusconi, Percassi e Della Valle, che credevano nella forza del calcio e nella loro capacità imprenditoriale. Ci hanno messo soldi ed idee.
Oggi ci sono i fondi di investimento, fondi sovrani. Hanno lati positivi e negativi, possono portare nuove idee ma a volte si allontanano un po' troppo dalla comunità, dai settori giovanili e dal calcio femminile perché non portano benefit economici. Vogliono acquistare ad 1 e vendere a 5, ad esempio. L'investitore che ragione così taglia tutto ciò che nell'immediato non da un valore aggiunto. Nelle varie nazioni ci sono dei vari modelli. In Spagna l'associazione sportiva, in Germania i tifosi sono una parte integrante del club. Penso però che è importante portare valore sociale oltre che economico. Ci vuole sempre il rispetto delle regole nonostante ci siano tanti modelli gestionali.
Se esiste un modello anche di stadio? È un po' come quello gestionale. Non esiste un solo modello di stadio che va bene in qualsiasi realtà. Lo stadio deve dialogare con la comunità e la città, è il cuore pulsante di tutto. Tedeschi, inglesi e spagnoli hanno dimostrato che con i nuovi impianti si aumentano i ricavi. Lo stadio dell'Espanyol ad esempio è bellissimo ed è costato 60 milioni di euro. Bisogna fare le cose concrete, reali. La società deve considerare la costruzione di un nuovo stadio come un investimento annuale, deve essere sostenibile. Qualsiasi club europeo, anche un club che vuole costruire un impianto da 4 mila posti, viene aiutato dalla UEFA con dei parametri da seguire affinché il tutto sia sostenibile".
Oggi ci sono i fondi di investimento, fondi sovrani. Hanno lati positivi e negativi, possono portare nuove idee ma a volte si allontanano un po' troppo dalla comunità, dai settori giovanili e dal calcio femminile perché non portano benefit economici. Vogliono acquistare ad 1 e vendere a 5, ad esempio. L'investitore che ragione così taglia tutto ciò che nell'immediato non da un valore aggiunto. Nelle varie nazioni ci sono dei vari modelli. In Spagna l'associazione sportiva, in Germania i tifosi sono una parte integrante del club. Penso però che è importante portare valore sociale oltre che economico. Ci vuole sempre il rispetto delle regole nonostante ci siano tanti modelli gestionali.
Se esiste un modello anche di stadio? È un po' come quello gestionale. Non esiste un solo modello di stadio che va bene in qualsiasi realtà. Lo stadio deve dialogare con la comunità e la città, è il cuore pulsante di tutto. Tedeschi, inglesi e spagnoli hanno dimostrato che con i nuovi impianti si aumentano i ricavi. Lo stadio dell'Espanyol ad esempio è bellissimo ed è costato 60 milioni di euro. Bisogna fare le cose concrete, reali. La società deve considerare la costruzione di un nuovo stadio come un investimento annuale, deve essere sostenibile. Qualsiasi club europeo, anche un club che vuole costruire un impianto da 4 mila posti, viene aiutato dalla UEFA con dei parametri da seguire affinché il tutto sia sostenibile".
Altre notizie
Ultime dai canali
milanNuovo stadio Milan, il sindaco Squeri: "Un’occasione unica di sviluppo e di attrattività non solo per San Donato, ma per tutto il Sud Milano"
fiorentinaVIDEO, Nico e Biraghi: rivivi Fiorentina-V. Plzen 2-0
torinoIl Torino non ha più il bilancio di un tempo
sassuoloSassuolo, -2 al Lecce. 4 da valutare: il punto. Domani parla Ballardini
potenzaIl Potenza è pronto a giocare gli ultimi 180 minuti infuocati di campionato per mettere in ghiaccio la salvezza
napoliVedremo un altro Mertens in azzurro? Dries: "Sicuro! Ciro Romeo stava benissimo qui"
serie cMessina, Modica: "Soddisfatto del percorso, mi prendo qualche merito"
Bari: i convocati contro il Pisa
Primo piano