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Monza, Galliani: "Orgoglioso di Maldini. Certo con tale padre e tale nonno..."
Presente al Festival dello Sport in corso di svolgimento a Trento, ha preso la parola Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza. Ecco le dichiarazioni raccolte dagli inviati di TMW, iniziando dall'aneddoto più bello legato al Milan degli anni '90: "Penso a quello legato all'arrivo di Marcel Desailly: non potevamo spendere soldi e noi avevamo Boban infortunato. A quel tempo il mercato invernale era solo una settimana a novembre e io feci un colpo 'da matto' prendendo Marcel senza dirlo a nessuno, neanche al presidente Berlusconi. Spendemmo dieci miliardi di lire, tantissimo. Grazie al suo innesto, però, dopo vincemmo campionato e Champions League".
Dal Milan al Monza
"Sono la mia vita. L'importante è continuare. Non se ne esce".
Cosa può dire sulla trattativa per il passaggio di mano del club?
"Mi occupo del Monza ma non mi occupo della trattativa. Per questo non me ne parlo"
Pensa che il momento buio sul campo sia alle spalle?
"Abbiamo sempre giocato bene. Abbiamo qualche punto in meno rispetto a quello che avremmo meritato. Lottiamo per salvarci: ci siamo riusciti negli ultimi due anni. Speriamo di farlo anche quest'anno".
Orgoglioso per la convocazione in Nazionale di Daniel Maldini?
"Molto. È bravo e lo si capiva anche da ragazzino. Con tale padre e tale nonno era facile immaginarlo. Adesso non deve montarsi la testa. Deve continuare a lavorare e speriamo che continui a fare bene".
Si aspettava qualcosa di più da Palladino alla Fiorentina?
"Quando si cambia allenatore e tanti giocatori serve pazienza. Ricordo che persino Platini alla sua prima stagione in Italia sembrava scarso. Palladino è bravissimo e farà bene con la Fiorentina. Così come Colpani: serve solo un po' di pazienza".
Dal Milan al Monza
"Sono la mia vita. L'importante è continuare. Non se ne esce".
Cosa può dire sulla trattativa per il passaggio di mano del club?
"Mi occupo del Monza ma non mi occupo della trattativa. Per questo non me ne parlo"
Pensa che il momento buio sul campo sia alle spalle?
"Abbiamo sempre giocato bene. Abbiamo qualche punto in meno rispetto a quello che avremmo meritato. Lottiamo per salvarci: ci siamo riusciti negli ultimi due anni. Speriamo di farlo anche quest'anno".
Orgoglioso per la convocazione in Nazionale di Daniel Maldini?
"Molto. È bravo e lo si capiva anche da ragazzino. Con tale padre e tale nonno era facile immaginarlo. Adesso non deve montarsi la testa. Deve continuare a lavorare e speriamo che continui a fare bene".
Si aspettava qualcosa di più da Palladino alla Fiorentina?
"Quando si cambia allenatore e tanti giocatori serve pazienza. Ricordo che persino Platini alla sua prima stagione in Italia sembrava scarso. Palladino è bravissimo e farà bene con la Fiorentina. Così come Colpani: serve solo un po' di pazienza".
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