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8 giugno 1990, iniziano i Mondiali italiani. Omam-Biyik batte l'Argentina con un colpo di testa
L'8 giugno del 1990 iniziavano i Mondiali di Calcio di Italia 90. Un momento sognato da una generazione intera, dopo gli Europei del 1968. Tantissimi i soldi spesi per rinnovare (male) gli stadi, ma un San Siro gremito per la cerimonia inaugurale. Diversamente da quanto succede ora, la prima gara era quella fra la vincitrice del Mondiale precedente, cioè l'Argentina di Diego Armando Maradona, e il Camerun di Roger Milla, considerato alla stregua di un allenamento del giovedì, visto che il calcio africano era molto sottovalutato. A risuonare all'interno dello stadio milanese c'era una delle canzoni che, successivamente, è diventata parte della nostra cultura popolare. "Notti Magiche" è il nome che ricordano tutti, sebbene si chiamasse "Un'estate italiana", cantata da Gianna Nannini ed Edoardo Bennato, composto da Giorgio Moroder.
Da gennaio a settembre è stato il singolo più venduto in Italia. La canzone viene eseguita in playback prima di Argentina-Camerun. La partita passa alla storia per la vittoria degli africani, ridotti in nove uomini, grazie al gol di François Omam-Biyik, un colpo di testa che prende di sorpresa Nery Pumpido, il portiere argentino che perderà il posto in favore di Goycoechea, l'eroe di Napoli nella sfida contro l'Italia.
Così 23 anni fa, sul prato del Meazza, iniziava una rassegna continentale che è anche l'ultima da noi ospitata. La squadra di Azeglio Vicini era la grande favorita alla vittoria finale, con Schillaci che diventa la rivelazione del torneo, Roberto Baggio che segna un gol straordinario alla Cecoslovacchia dribblando anche i fili d'erba, ma anche l'uscita di Zenga sul colpo di testa di Caniggia, probabilmente la pietra tombale del nostro sogno Mondiale. A vincere ci pensò la Germania, 1-0 con gol di Brehme, proprio contro l'Albiceleste nella finale di Roma.
Da gennaio a settembre è stato il singolo più venduto in Italia. La canzone viene eseguita in playback prima di Argentina-Camerun. La partita passa alla storia per la vittoria degli africani, ridotti in nove uomini, grazie al gol di François Omam-Biyik, un colpo di testa che prende di sorpresa Nery Pumpido, il portiere argentino che perderà il posto in favore di Goycoechea, l'eroe di Napoli nella sfida contro l'Italia.
Così 23 anni fa, sul prato del Meazza, iniziava una rassegna continentale che è anche l'ultima da noi ospitata. La squadra di Azeglio Vicini era la grande favorita alla vittoria finale, con Schillaci che diventa la rivelazione del torneo, Roberto Baggio che segna un gol straordinario alla Cecoslovacchia dribblando anche i fili d'erba, ma anche l'uscita di Zenga sul colpo di testa di Caniggia, probabilmente la pietra tombale del nostro sogno Mondiale. A vincere ci pensò la Germania, 1-0 con gol di Brehme, proprio contro l'Albiceleste nella finale di Roma.
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