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Napoli, le parole di Conte in conferenza: "Arbitri? Quello che dovevo dire l'ho detto"TUTTO mercato WEB
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ieri alle 22:45Serie A
di Daniel Uccellieri

Napoli, le parole di Conte in conferenza: "Arbitri? Quello che dovevo dire l'ho detto"

"Arbitri? Quello che dovevo dire l'ho detto", parola di Antonio Conte, tecnico del Napoli, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Cagliari, gara che potrebbe regalare il quarto scudetto agli azzurri:

Lei ha parlato degli arbitri solo dopo l'Inter, l'Inter ha polemizzato dopo l'ultima gara ma voi avete avuto un errore arbitrale a Parma.
"Quello che avevo da dire l'ho detto, la cosa che mi fa piacere è che qualche arbitro ha anche apprezzato ciò che ho detto perché c'è da migliorare il var e la comunicazione. Non dimentichiamo che abbiamo gli arbitri più bravi, io posso dirlo avendo allenato anche in Inghilterra, ma col var c'è da lavorare tanto.  Bisogna che ci sia più chiarezza, tante volte interviene altre no, io ancora non ho capito quando può o non può. Tutti si sono lamentati quando sono stati toccati, ma nessuno ha avuto le... che ho avuto io quando mi sono lamentato con l'Inter e per settimane in tv si è insultato il sottoscritto. La differenza di chi dice le cose, devo fare attenzione perché la risonanza che ho io è diversa da altri".


Il Napoli è stato di più in testa. Se finisce come tutti qui si augurano avrà vinto la squadra più forte o brava?
"Io parto dalla mia esperienza che mi ha sempre detto che vincono le squadre che hanno meritato e dimostrato di più. Parliamo di 38 partite, a differenza di tornei brevi, che poi ora non sono neanche così brevi, dove lì è importante il sorteggio, trovi avversari con squalificati o infortunati, in un percorso più breve può spuntare qualcosa di diverso, ma 38 partite sono tante e delineano chi merita. Serve regolarità, di risultati, prestazioni, gestire situazioni. Nei tornei brevi hai meno tempo".

Lei è uno specialista. Domani servirà più coraggio, umiltà, resilienza o cosa? E' rammarico per non esserci in panchina?
"Io posso essere uno specialista in vittorie, ma anche in sconfitte. La mia carriera parla chiaro se vedete quello che ho perso, quanti finali, 3 di Champions, una di coppa del mondo, uno di Europei, una di Coppa Uefa, ve ne potrei dire tante. Io cerco di essere specialista nell'aiutare il club ed i ragazzi, poi se il nostro meglio ci porta a vincere allora è una grande soddisfazione, ma non voglio che si dimentichi che in carriera ci sono vittorie e sconfitte che mi hanno creato una scorsa molto dura ed a volte anche cattiva, che mi fa diventare cattivo a volte. Dispiace non esserci, dopo un campionato del genere vorresti essere lì, con i tuoi tifosi per guidare la squadra. C'è grande fiducia nel mio staff, come sempre, nei tifosi, nell'ambiente che ci sarà e anche se dalla tribuna il mio cuore sarà lì, anzi due cuori".