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Napoli, la miglior difesa mostra una crepa proprio nel momento decisivoTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 08:45Serie A
di Antonio Gaito

Napoli, la miglior difesa mostra una crepa proprio nel momento decisivo

E' il momento di guardare avanti. La delusione per il pareggio con il Genoa resiste in una città umorale come quella napoletana, ma il Napoli - che oggi riprende la preparazione - è chiamato a resettare, voltare subito pagina e far valere il +1 sull'Inter vincendo a Parma per arrivare all'ultima giornata ancora con il destino nelle proprie mani. Potendosi permettere anche un pareggio, gli azzurri hanno speso il jolly, come detto anche da Conte dopo la gara, anche se farlo col Genoa prima di Parma significherà affrontare l'ultima trasferta con una pressione massimale e cambiare anche l'approccio dell'Inter alla sfida alla Lazio che infatti ricorrerà a molti più titolari. Non solo: il Napoli che ha pareggiato col Genoa, oltre a perdere un'altra pedina fondamentale come Lobotka, ha scoperto per la prima volta in stagione qualche crepa proprio nel suo punto di forza.

Allarme palle alte?
Miglior difesa d'Italia e d'Europa, ma le assenze si stanno facendo sentire. Con Buongiorno e Juan Jesus fuori probabilmente anche per l'ultima giornata, Antonio Conte ha certificato di non fidarsi per nulla di Rafa Marin adattando Mathias Olivera al centro della difesa come avviene con l'Uruguay (anche se per la verità in nazionale più da braccetto mancino) e nelle ultime due gare qualche sofferenza c'è stata.

Il Napoli, che non aveva mai beccato gol di testa, ha subito prima una traversa a Lecce proprio su colpo di testa, e col Genoa ha incassato due reti di testa (anche se la prima poi è diventata autogol di Meret) ed un'altra traversa. Sul 2-2 è risultata evidente la difficoltà sulle palle alte proprio dell'uruguayano, peraltro disturbato da Billing entrato proprio per dare sulla carta un aiuto grazie ai suoi centimetri. Non è bastato, ma difficilmente Conte tornerà sui propri passi rilanciando un giocatore di ruolo come Rafa Marin per la partita decisiva. La soluzione, in questo caso, può essere un atteggiamento più propositivo per evitare - a differenza di tanti finali di partita - saltatori come Djuric o Pellegrino in area di rigore.