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Napoli, una mazzata tremenda che riapre tutto: anche i cambi di Conte sotto accusa

Napoli, una mazzata tremenda che riapre tutto: anche i cambi di Conte sotto accusaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 08:45Serie A
di Antonio Gaito

La serata dei rimpianti. Col rischio in casa Napoli di ricordarla a lungo se non dovessero andare per il verso giusto le ultime due gare. Certo, resta tutto nelle mani del Napoli che però non ha più bonus da giocarsi, si ritrova l'Inter a -1 e dovrà fare visita al Parma per un'ultima trasferta a dir poco insidiosa. Una chance incredibilmente buttata via dagli azzurri, rimontati due volte dal Genoa, reduce da tre sconfitte di fila e già ampiamente salvo, ma capace al Maradona di esaltarsi in una gara di grande sacrificio e pressing alto, non permettendo mai agli uomini di Conte di avere il controllo pulito e sereno del pallone e della metà campo offensiva. Ne viene fuori una gara piena duelli ed errori tecnici in cui comunque il Napoli - soprattutto nel secondo tempo - finisce per creare abbastanza (22 tiri a 8 e 11 a 2 nello specchio), ma senza mai trovare il doppio vantaggio per incanalare la partita. Dopo le occasioni sprecate, infatti, viene prima fuori l'autogol sfortunato di Meret e poi, sprecato più volte il 3-1, arriva il pesantissimo 2-2 su uno dei poi ingressi in area del Genoa nel secondo tempo. Una componente importante di imprevedibilità, senza dubbio, ma anche l'ennesimo finale di gara di un Napoli che da sempre con Conte chiude le partite quasi rinunciando e finendo per soffrire.

Anche Conte fa discutere
"Meritavamo molto di più. Quando tiri 11 volte nello specchio e gli altri due e fanno due gol, capita nel calcio, non siamo stati precisissimi nei dettagli. Abbiamo sempre concesso poco, invece stasera abbiamo concesso due colpi di testa dove potevamo fare meglio", l'analisi di Conte in conferenza, molto discusso soprattutto per il cambio Raspadori-Billing. Non avendo chiuso la partita, come spesso accade, il Napoli ha dato la sensazione di arretrare, provare a giocare col cronometro, non come i finali di Monza o Lecce - per restare alle ultime partite - ma con Billing, entrato proprio per le palle alte da centrale difensivo aggiunto, che finisce quasi per pestare i piedi ad Olivera favorendo il colpo di testa di Vasquez. Peraltro su cross dalla sinistra di Martin, senza l'opposizione di un Politano fermo già un po' di minuti (ed infilato più o meno allo stesso minuto di Bologna). Solo dopo il 2-2, l'ingresso di Neres che poteva dare continuità all'attacco per difendere nell'altra metà campo. La scelta di schierare Lobotka, infine, decisamente infelice: ricaduta e cambio forzato, slot sprecato e soprattutto molto probabilmente campionato finito per lo slovacco, come già accaduto per Buongiorno.

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