
Sacchi sulla corsa scudetto: "Il Napoli può farcela. La Champions peserà per l'Inter"
Tutto riaperto nella corsa scudetto dopo la vittoria dell'Inter e il pareggio del Napoli nell'ultimo turno di campionato. Un punto adesso separa i partenopei capolisti dai nerazzurri al secondo posto, e il calendario vede il Napoli affrontare il Parma in trasferta e il Cagliari al Maradona, mentre l'Inter ospiterà la Lazio e poi sarà chiamato ad andare a domicilio del Como. Per parlare di questa volata scudetto è intervento a La Gazzetta dello Sport Arrigo Sacchi: "Se fossi Conte? Non caricherei di eccessive responsabilità l’ambiente. Direi ai ragazzi che, finora, sono stati fenomenali, perché questa è la realtà, mancano solo due passi e poi c’è il traguardo. Se fossi Inzaghi? Cercherei di gestire il comprensibile entusiasmo. Ma con un’accortezza: la sfida a San Siro contro la Lazio è molto difficile e va preparata come una finale di Champions".
Quali sono punti di forza e debolezze delle due squadre?
"Il Napoli deve puntare sull’organizzazione, sul gruppo, sullo spirito di sacrificio e sul desiderio di compiere un’impresa che entrerebbe nei manuali di storia del calcio. Inzaghi dovrà cercare di bloccare le iniziative verticali della Lazio, squadra che gioca molto bene al calcio. Il Napoli deve fare attenzione al Tardini, perché il Parma, quest’anno, ha giocato grandi partite contro le big. E poi gli emiliani lottano per salvarsi, non regaleranno nulla. L’Inter, a mio avviso, deve essere un po’ meno “italiana” rispetto alle ultime uscite di Champions. Più propositiva, più alta, più europea. Ha le qualità per farlo".
Quanto inciderà il fattore Champions?
"Inciderà parecchio, perché una finale di Champions comincia a portare via energie almeno quindici giorni prima. Ci si pensa giorno e notte, e bisogna essere bravi a gestire questa pressione".
Come finisce il campionato?
"Il Napoli ha un punto di vantaggio, e non è poco. Continuo a pensare che possa difenderlo, anche se l’ostacolo Parma non è semplice".
Quali sono punti di forza e debolezze delle due squadre?
"Il Napoli deve puntare sull’organizzazione, sul gruppo, sullo spirito di sacrificio e sul desiderio di compiere un’impresa che entrerebbe nei manuali di storia del calcio. Inzaghi dovrà cercare di bloccare le iniziative verticali della Lazio, squadra che gioca molto bene al calcio. Il Napoli deve fare attenzione al Tardini, perché il Parma, quest’anno, ha giocato grandi partite contro le big. E poi gli emiliani lottano per salvarsi, non regaleranno nulla. L’Inter, a mio avviso, deve essere un po’ meno “italiana” rispetto alle ultime uscite di Champions. Più propositiva, più alta, più europea. Ha le qualità per farlo".
Quanto inciderà il fattore Champions?
"Inciderà parecchio, perché una finale di Champions comincia a portare via energie almeno quindici giorni prima. Ci si pensa giorno e notte, e bisogna essere bravi a gestire questa pressione".
Come finisce il campionato?
"Il Napoli ha un punto di vantaggio, e non è poco. Continuo a pensare che possa difenderlo, anche se l’ostacolo Parma non è semplice".
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