
Inzaghi va via dopo un solo Scudetto in quattro anni. Sempre con la squadra più forte
L'avventura di Simone Inzaghi all'Inter è terminata in un martedì di giugno. Dopo che un anno fa il contratto era stato rinnovato a metà luglio, facendolo diventare il più pagato della Serie A con circa 7 milioni di euro all'anno, mentre Conte si fermava a 6,5 - ma con un bonus qualificazione Champions da 2,5 milioni - e Gasperini, terzo, arrivava a quella cifra con i premi inclusi.
Simone Inzaghi però è arrivato all'Inter in un momento particolare e l'ha trascinata fuori da problemi più grossi. Ha vinto un solo Scudetto però, con la squadra probabilmente più forte del nostro campionato, praticamente sempre. Nel 2021 Conte era andato via per le questioni economiche e le cessioni di Hakimi e Lukaku che potevano far preannunciare guai peggiori. Però nella volata finale è stato il Milan di Pioli ad avere la meglio, per un errore di Radu contro il Bologna che è stato fatale.
L'anno successivo è toccato al Napoli, in una stagione che poteva essere fatale: tantissime le sconfitte, ma la finale di Champions contro il Manchester City che aveva riscattato i tanti errori durante l'anno. Se non avesse vinto contro il Benfica probabilmente sarebbe uscito di scena anzitempo, oppure a fine stagione. Così invece era stato confermato, pur se arrivato lontanissimo dal Napoli.
L'anno scorso ha stravinto, senza mai essere in discussione. La Juventus ci ha provato fino a due terzi di campionato, ma a febbraio era già lontanissima. Invece in questo c'è stato un percorso simile a quello del 2023, perdendo con un Napoli molto inferiore nella rosa totale e arrivando agli ultimi appuntamenti boccheggiando. Per poi perdere cinque a zero la finale di Monaco: l'ultimo che era arrivato a due finali, perdendole, era Massimiliano Allegri, che però ha vinto cinque Scudetti consecutivi.
Simone Inzaghi però è arrivato all'Inter in un momento particolare e l'ha trascinata fuori da problemi più grossi. Ha vinto un solo Scudetto però, con la squadra probabilmente più forte del nostro campionato, praticamente sempre. Nel 2021 Conte era andato via per le questioni economiche e le cessioni di Hakimi e Lukaku che potevano far preannunciare guai peggiori. Però nella volata finale è stato il Milan di Pioli ad avere la meglio, per un errore di Radu contro il Bologna che è stato fatale.
L'anno successivo è toccato al Napoli, in una stagione che poteva essere fatale: tantissime le sconfitte, ma la finale di Champions contro il Manchester City che aveva riscattato i tanti errori durante l'anno. Se non avesse vinto contro il Benfica probabilmente sarebbe uscito di scena anzitempo, oppure a fine stagione. Così invece era stato confermato, pur se arrivato lontanissimo dal Napoli.
L'anno scorso ha stravinto, senza mai essere in discussione. La Juventus ci ha provato fino a due terzi di campionato, ma a febbraio era già lontanissima. Invece in questo c'è stato un percorso simile a quello del 2023, perdendo con un Napoli molto inferiore nella rosa totale e arrivando agli ultimi appuntamenti boccheggiando. Per poi perdere cinque a zero la finale di Monaco: l'ultimo che era arrivato a due finali, perdendole, era Massimiliano Allegri, che però ha vinto cinque Scudetti consecutivi.
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