Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche
tmw / napoli / Serie A
Maresca: "Mai chiesto di non arbitrare il Napoli. VAR? Ora serve più collaborazione"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 10:38Serie A
di Pierpaolo Matrone

Maresca: "Mai chiesto di non arbitrare il Napoli. VAR? Ora serve più collaborazione"

"Mai chiesto di non arbitrare il Napoli, sono a disposizione". Musica e parole di Fabio Maresca, arbitro napoletano che nei mesi scorsi era finito al centro delle polemiche per una presunta richiesta, ora smentita, di non dirigere la squadra della sua città per evitare di subire pressioni. Il fischietto vomerese l'ha detto a Il Mattino, nel corso di un'intervista in cui si è soffermato anche sul suo ruolo in vista della prossima stagione: "Più di tutto è importante la proattività di noi arbitri e la collaborazione di giocatori e panchine per avere partite più godibili e un maggiore tempo effettivo di gioco»". Contribuisce a rasserenare poter comunicare allo stadio le decisioni dopo le revisioni VAR? "È stato sperimentato al Mondiale per club. Le prime giornate di campionato ci diranno che tipo di impatto avrà nei nostri stadi. L'augurio è che tutto il processo sia fruibile al meglio per chi sta sugli spalti e chi a casa. Al Mondiale le spiegazioni erano tutte in inglese, da noi saranno in italiano e, nel mio caso, l'unico timore è che si senta troppo l'accento napoletano". Vi accusano di non avere uniformità di giudizio: come se ne esce? "Su episodi veramente al limite non se ne uscirà mai. Non c'è un episodio uguale all'altro, fosse anche per una sfumatura. L'obiettivo è diventare il più uniformi possibile". Dicono di lei che in campo ha una fortissima personalità, mette tanta fermezza ed è fin troppo severo. "Vero, tendenzialmente è un complimento. Quanto all'essere troppo severo, spero di aver superato alcuni istinti di gioventù". Con le aggressioni ai giovani arbitri, come si fa a convincere un ragazzo ad avvicinarsi all'arbitraggio? "Difficile. Il problema, al di là del reclutamento, è l'alta percentuale di abbandono in presenza di certi episodi. I genitori scoraggiano. Dobbiamo lavorarci, non è mai troppo quello che si fa".