Campioni in rampa di lancio (Yildiz), campioni di cristallo (Dybala), campioni dispersi (Lookman)…

Che bello il calcio… Amo tutti gli sport, in particolare basket e Formula 1, ma le emozioni che mi regala il calcio sono uniche, diverse, speciali. Felicissimo che sia ricominciata anche la Champions League, così da avere il pacchetto completo. Con buona pace di chi “non ne posso già più di partite” (frase classica del partner non appassionato di pallone), è meraviglioso sapere che, ogni giorno che Dio ci regala, è in programma almeno un incontro di calcio. Sono bastate poche giornata di campionato per avere già qualche bel tema su cui disquisire. In primis, direi che è obbligatorio soffermarsi su Yildiz. Direi che il ragazzo (classe 2005, meglio ricordarlo sempre), sta dimostrando che presente e futuro sono affar suo. Dimenticate le incomprensioni con Thiago Motta, ha trovato in Tudor l’interlocutore perfetto. Libero di giocare come vuole, Yildiz si sta prendendo la scena… e la Juventus. In un calcio sempre più avaro di talenti, sapere che il turco gioca in Italia e, se tutto andrà come ci si augura, indosserà la casacca bianconera a lungo è rassicurante… Meno rassicurante la questione Dybala. Chi mi conosce sa che sono il primo tifoso della Joya. Lo amo da sempre e continuerò a farlo, cestisticamente parlando… Genio assoluto ma, probabilmente, con un fisico sempre più di cristallo. L’ennesimo stop per problemi muscolari (contro il Torino) è un colpo al cuore per chi adora l’argentino. Non gioca almeno 30 partite in Serie A, in singola stagione, dal 2019/20… Lo scorso anno è rimasto a guardare giocare gli altri compagni per ben 150 giorni. Insomma, Dybala preoccupa molto A neanche 32 anni, pare davvero molto fragile… Nessuno sa se sia fragile o arrabbiato Lookman ma, sicuramente, il suo talento manca alla Dea. Dopo il caos estivo, con la mancata cessione all’Inter, il nigeriano si è oscurato e, al momento, il reintegro non sembra tanto vicino. Juric pretende che abbia “la testa giusta”, il board dell’Atalanta mette gli interessi del club prima di tutti, Lookman compreso. Insomma, il rischio che l’eroe orobico dell’Europa League possa perdersi è alto. Sarebbe un vero peccato perché, ad onor del vero, di giocatori con la sua classe non ce ne sono in giro molti. Tre “casi” differenti, tre campioni alle prese con situazioni particolari. Per questo amo, anzi amiamo, il calcio. Ogni giorno accade qualcosa di sorprendente e c’è sempre un motivo per guardare le partite. Spiace per chi non ha questa “malattia”…