
Inter avanti con l'Ajax, Atalanta sotto a Parigi. Conte presenta la sfida col City: le top news delle 22
Serata di Champions con emozioni contrastanti per Atalanta e Inter nei rispettivi primi tempi. A Parigi la squadra di Juric ha sofferto tantissimo contro il Paris Saint-Germain, andando all’intervallo sotto 2-0 ma evitando un passivo ben più pesante solo grazie a un super Carnesecchi. I francesi hanno sbloccato subito con Marquinhos dopo un errore in uscita di Maldini e hanno continuato a spingere con occasioni in serie per Nuno Mendes, Barcola e Hakimi, tutte neutralizzate dall’estremo difensore nerazzurro. L’Atalanta ha provato a farsi vedere con Kossounou, ma senza precisione. Al 39’ è arrivato il raddoppio di Kvaratskhelia con una grande azione personale, prima del rigore parato da Carnesecchi a Barcola che ha impedito il tris.
Ben diverso il copione di Amsterdam, dove l’Inter ha chiuso avanti 1-0 sull’Ajax. Dopo mezz’ora bloccata, la gara si è accesa e i nerazzurri hanno trovato il gol al 37’ con Marcus Thuram, al quarto centro in quattro partite di Champions. L’attaccante francese, che in precedenza si era visto cancellare un rigore dall’arbitro Oliver, ha confermato il suo momento di forma permettendo alla squadra di Inzaghi di andare al riposo in vantaggio.
Domani tocca al Napoli, Conte ha presentato la gara con il City in conferenza stampa
"Tornare in Inghilterra fa sempre piacere, le esperienze come quelle con Chelsea e Tottenham ti rimangono dentro, il livello che c'è è molto alto. Allenare in Inghilterra è stata un'esperienza bellissima, sotto tutti i punti di visti. Tornare a Manchester nella più importante competizione europea è motivo d'orgoglio e soddisfazione, tornarci col Napoli dopo lo Scudetto. Andiamo ad affrontare una squadra che negli ultimi anni è stata protagonista assoluta, quindi stiamo parlando di un top club con un allenatore davvero top top. Ci arriviamo con grande umiltà, con lo Scudetto sulla maglia, frutto di un'annata straordinaria. Ora vogliamo confrontarci in Europa in maniera molto umile. Ci consideriamo degli alunni che vengono ad affrontare dei maestri. E non credo che non sia una cosa ingiusta. Da parte nostra c'è voglia di capire, di confrontarci con queste realtà che sono molto importanti, molto forti. Per capire come sta andando questo processo che abbiamo iniziato dall'anno scorso".
Che partita farà? Che approccio ci sarà? E cosa sente verso questa Champions League?
"La Champions League, se prendiamo l'esempio dell'anno scorso, fa capire un po' la difficoltà. L'anno scorso dopo otto partite lo stesso Manchester City e Real Madrid hanno dovuto fare lo spareggio. Questo fa capire il livello di difficoltà, che è alto. Nessuno può sottovalutare nessuno. Questo ha trasmesso il nuovo format della Champions League alle big europee, soprattutto a chi storicamente compete per vincere. Ci arriviamo con grande gioia, con grande entusiasmo perché tutti vogliono giocare questa competizione, dai calciatori agli allenatori, fino al club che ha visibilità e lustro. E anche i tifosi che vogliono sentire l'inno della Champions League. Prendiamo le cose positive, sapendo che noi ci arriviamo da alunni, in maniera molto umile. In Champions League io e il Napoli abbiamo fatto lo stesso risultato massimo (quarti di finale, ndr). Io nelle mie 6 competizioni europee al massimo ho raggiunto i quarti in Champions e una finale d'Europa League. Ognuno ha ciò che si merita, io e il Napoli abbiamo meritato questo. Unire le forze e cercare di fare qualcosa di bello, di fare questo viaggio senza farci prendere da facili entusiasmi o grandi depressioni. Noi andiamo avanti step by step, l'importante è affrontare le partite e non avere rimpianti quando finiscono".
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