Speciale Adzic, tre club lo volevano in prestito: "Alla Juve idee sempre chiare"

Sono state tre le società che questa estate hanno bussato alla porta della Juventus per chiedere in prestito il centrocampista montenegrino Vasilije Adzic. Il grande protagonista del Derby d'Italia con il gol del definitivo 4-3 è stato richiesto da più società nell'ultima finestra di calciomercato: nello specifico, nelle scorse settimana hanno bussato alla porta della società bianconera Sassuolo, Palermo e soprattutto Genoa. "Sì è parlato molto di tante squadre che lo volevano in prestito. C'erano anche squadre importanti che hanno chiesto informazioni, ma in estate la Juventus non ha mai messo in discussione la sua permanenza", ha detto ai nostri microfoni l'agente FIFA Nusret Jashari, intermediario nell'operazione che nell'estate 2024 l'ha portato dal Budućnost Podgorica alla Juventus.
Del resto anche nel precedente mese di gennaio la Juventus decise di tenerlo in rosa nonostante le pochissime presenze collezionate in prima squadra: "Lui arriva - prosegue Nusret Jashari - e durante il ritiro in Germania accusa un infortunio muscolare. Noi gli stavamo sempre vicino, sia io che Igor (il suo procuratore, ndr). Si riprende dopo qualche settimana e viene aggregato alla prima squadra, ma non gioca quasi mai. In quel periodo parlavo spesso con Claudio Chiellini, con Stefanelli, con Giuntoli. Tutte persone con cui conservo un grande rapporto. Ci confrontavamo sul percorso migliore per la sua crescita, sull'importanza di farlo giocare e alla fine più che mandarlo in prestito si decise di inserirlo nella Next Gen. Così per un paio di mesi ha iniziato a giocare con la seconda squadra: si vedeva che lui era di un'altra dimensione, però quel passaggio è stato fondamentale per poi tornare pronto in prima squadra".
Quest'anno Tudor gli ha dato fin da subito fiducia e l'impressione è che il 4-3 nel derby d'Italia possa rappresentare davvero una prima svolta nella sua carriera: "L'ho sentito dopo quel gol, era molto felice. E' un momento che non dimenticherà mai. Per lui, per noi, per tutti: è stato un momento unico".
Chiosa finale su Tudor: "Il mister conosce la nostra mentalità, è delle nostre parti. Il ragazzo ha un carattere incredibile, è già maturo. Se parli con lui ha una sola parola d'ordine: lavoro, lavoro, lavoro".
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