
Italia col 4-2-4 solo perché di fronte c'era l'Estonia. Gattuso: "Quando s'alza il livello..."
Squadra che vince... si cambia. Il 5-0 contro l'Estonia nella notte del debutto è figlio anche di uno schieramento molto offensivo. Tanto sbilanciato. Gennaro Gattuso per la gara di Bergamo non solo ha schierato Kean e Retegui insieme, ma anche anche inserito nell'undici titolare Politano e Zaccagni. Un 4-4-2 che era a tutti gli effetti un 4-2-4, in fase di costruzione un 2-4-4. "Stasera la difesa non ha giocato di reparto", ha sottolineato Gattuso nella conferenza stampa post-gara. Pur di avere una squadra in costante proiezione offensiva, il nuovo CT per la sfida di Bergamo ha di fatto costretto Bastoni a un ripetuto uno contro uno con Sappinen ogni qualvolta l'Estonia riusciva a ribaltare l'azione anche con un semplice lancio lungo. Un atteggiamento che ha premiato, il difensore dell'Inter al netto di un cartellino giallo non è mai apparso in difficoltà né in ritardo. Però rischioso, utilizzabile solo perché di fronte c'era il centravanti del Flora Tallinn. "Sapevamo che qualcosa dovevamo lasciare. Qualche ripartenza c'è stata, qualche parità numerica in difesa l'abbiamo concessa. Ma sapevamo che dovevamo restare nella loro trequarti con costruzione a tre e i terzini che andavano sull'esterno o andavano dentro", ha detto il CT.
E' chiaro quindi che un atteggiamento così era proponibile solo perché di fronte c'era la squadra numero 126 del Ranking FIFA. Lo sa bene anche Gattuso che infatti subito dopo la gara di Bergamo ha annunciato che lunedì sera a Debrecen contro Israele ci sarà un atteggiamento diverso: "Quando si alza il livello un po' di equilibrio ci vuole. Israele è una squadra con qualità, di buon livello. Non hanno paura di palleggiarti in faccia, fanno costruzione dal basso e hanno esterni pericolosi".
Nel prossimo match si passerà a un più equilibrato 4-3-3. Tornerà il regista, se non ci saranno imprevisti tornerà in campo dal primo minuto quel Manuel Locatelli che più volte negli scorsi giorni a Coverciano è stato provato tra Barella e Tonali. Ci sarà bisogno di più equilibrio perché la sfida non sarà di quelle banali: una vittoria ci consentirebbe di essere praticamente certi del secondo posto nel gruppo I, di un posto ai play-off non dovessimo riuscire ad agguantare la Norvegia. Al contrario, una sconfitta rischierebbe di farci riprecipitare nel baratro.
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