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tmw / napoli / Le Interviste
Trotta: "Forse Lang oggi non è sereno perché non gioca. Un episodio lo dice"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 13:00Le Interviste
di Fabio Tarantino
per Tuttonapoli.net

Trotta: "Forse Lang oggi non è sereno perché non gioca. Un episodio lo dice"

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Ivano Trotta, allenatore ed ex centrocampista, tra le tante, di Napoli e Juventus. 

Riflettendo su Leão, effettivamente è un ragazzo che ha anche costruito una carriera parallela nel mondo musicale. A Napoli c’è un giocatore che stenta a decollare, con gli stessi interessi del portoghese: Noa Lang. Come giudica la sua situazione?

“Conte ha voluto una rosa ampia per affrontare tutte le competizioni, e Lang è un giocatore importante, anche in virtù del costo del suo cartellino. Sta rivivendo ciò che già l’anno scorso ha vissuto Neres, il quale ha giocato poco. Rimane un giocatore forte, fortissimo, che magari in altri contesti sarebbe titolare fisso. Ma Conte, quando non ti vede, difficilmente ti dà spazio. E da fuori si percepisce: se non ti vede, resti indietro. Il gesto di Juan Jesus che è andato a richiamarlo per esultare con i compagni, secondo me, è indicativo: Lang, oggi, non è felice. Non gioca, e forse non si sente al centro del progetto. Al Napoli, però, è così: per raggiungere grandi risultati servono anche giocatori scontenti in panchina. Fa parte del gioco".

Tuttavia, quando si assumono certi atteggiamenti con Antonio Conte, se prima non ti vedeva, dopo ti vedrà ancora meno. È d’accordo?

“Totalmente d’accordo. Non so se nel caso specifico del momento del gol vittoria col Genoa, Lang fosse distratto o meno, ma non penso lo abbia fatto apposta. Se l’avesse fatto, Conte l’avrebbe fatto notare a caratteri cubitali, come ha fatto con De Bruyne ai tempi. Con Conte certi atteggiamenti non sono ammessi. Stiamo parlando di un allenatore che sposta gli equilibri: se oggi prendesse la Juventus, vedresti subito una squadra diversa, competitiva per la vittoria. I calciatori correrebbero di più, la difesa subirebbe molti meno gol. È uno dei pochi allenatori al mondo in grado di cambiare la mentalità di un gruppo in poco tempo. A Napoli lo sta dimostrando: è capace di tenere sempre alta l’attenzione, anche attraverso dichiarazioni mirate, mai banali, per tenere tutti sulla corda. È un grande motivatore e, per me, uno degli allenatori più incisivi d’Europa. Dunque, non dubito minimamente della sua gestione di Noa Lang".