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tmw / napoli / Le Interviste
Renica: "Vi spiego perchè Conte è stato preso di mira"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 13:50Le Interviste
di Christian Marangio
per Tuttonapoli.net

Renica: "Vi spiego perchè Conte è stato preso di mira"

Alessandro Renica, allenatore ed ex giocatore del Napoli, è intervenuto nel corso del programma "1 Football Club" su 1 Station Radio. Queste le sue parole: "Conte è preso di mira dalle critiche a causa delle sue dichiarazioni fuori luogo, come quelle post Psv o Bologna. Con altri allenatori, De Laurentiis sarebbe già intervenuto. Succede perché le sue dichiarazioni fanno molto discutere. Quelle dopo il Bologna, ad esempio, sono state molto forti, con accuse pesanti un po’ verso tutti. Anche dopo il PSV ha parlato di rosa troppo ampia e di difficoltà a integrare i giocatori. Quando comunica, spesso crea dibattito. Se si pensasse solo al campo, parliamo di un allenatore eccellente. C’è una sorta di cortocircuito nel suo modo di comunicare: quando perde non è la stessa persona che si vede in campo. È un vincente, odia perdere, vive per la vittoria e quando le cose non vanno come dice lui va un po’ fuori giri. In questo, se vuoi, mi ci rivedo anche io: da giocatore ero simile. Detto questo, ha trovato un gruppo di ragazzi bravi e disponibili che lo seguono, altrimenti avrebbe avuto problemi. Ha trovato una società che lo stima per quello che sa fare, in altri tempi De Laurentiis sarebbe intervenuto molto prima. Oggi invece c’è più equilibrio. Secondo me bisognerebbe riportarlo sempre sul discorso del campo e tenerlo più calmo, anche se so che non è facile." 

Dopo aver giocato partite molto intense con Atalanta, Juventus e Roma, spendendo tantissime energie fisiche e mentali, è normale che possa arrivare un calo. Succede a tutte le squadre. Anche l’Atalanta, ha perso a Verona e poi ha battuto il Chelsea. Dopo tre o quattro gare di altissimo livello, una partita in cui sei meno brillante ci sta. Capitava anche ai miei tempi. Non vedi più la stessa freschezza fisica e mentale. Il problema nasce anche dalle tante assenze e dagli infortuni, che riducono le rotazioni. Se giochi sempre con gli stessi, alla lunga paghi. Non a caso alcuni giocatori hanno ammesso di essere stanchi, come Politano. Il tema delle tre competizioni si risolve solo se hai tutta la rosa a disposizione e puoi ruotare, facendo sentire tutti importanti. La rosa del Napoli è forte: se avesse avuto tutti disponibili, avrebbe potuto cambiare sei o sette elementi e mantenere un’intensità altissima. La società ha costruito una squadra di qualità." 

Secondo me possono anche giocare insieme, perché sono due giocatori forti e complementari per caratteristiche. Il vero punto interrogativo è Lukaku, mi auguro di rivedere il Lukaku dell’anno scorso, ma dopo un infortunio grave non è semplice. Sarà il campo a dirlo. Non bisogna avere aspettative esagerate, magari una partita la fai bene, ma la continuità è tutta da verificare. Dopo un infortunio così serio e con quell’età non puoi pensare che rientri e giochi subito 90 minuti a quei ritmi. Hojlund resterà comunque centrale nel progetto. Bisogna avere pazienza e realismo.

Io sono sempre favorevole ai giovani italiani e mi auguro che giochino di più. Il problema in Italia è che se un giovane sbaglia una partita viene subito processato e messo da parte, mentre sbagliare fa parte della crescita. Napoli è una piazza esigente, deve vincere sempre e spesso non c’è il tempo di aspettare. Vergara sembra un ragazzo molto forte, ma ha bisogno di esperienza. A volte bisogna anche prendersi dei rischi. Spero che Conte lo gestisca bene e che possa finalmente far giocare un ragazzo del vivaio. Guardiamo il Barcellona, sta costruendo grandi risultati con i suoi giovani e in prospettiva può diventare la squadra più forte del mondo. Oggi il Napoli ha Vergara e Ambrosino ed un altro talento come Lorenzo Russo che è andato a farsi le ossa. Costruire in casa è sempre un valore." 
Un ascoltatore ci scrive: 'Quando una squadra attacca il Napoli, spesso va in difficoltà per mancanza di palleggiatori.

Sono d’accordo solo in parte, perché certi problemi non si sono visti, ad esempio, contro la Juventus. Però è chiaro che Lobotka è un giocatore fondamentale, forse quello a cui non puoi rinunciare. Detto questo, la rosa del Napoli si è dimostrata competitiva anche senza alcuni big, compreso Lukaku. C’è tanta qualità. La società ha fatto un mercato importante, anche se in pochi lo sottolineano: ha preso giocatori di livello come Lang e Beukema. È una squadra costruita bene e competitiva".