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Bedin: "La Serie B deve far crescere e valorizzare i giovani anche per abbassare i costi"TUTTO mercato WEB
ieri alle 22:12Serie B
di Daniel Uccellieri
fonte Da Mantova, Claudia Marrone

Bedin: "La Serie B deve far crescere e valorizzare i giovani anche per abbassare i costi"

Il Presidente della Lega B Paolo Bedin ha parlato ha margine della presentazione del calendario di Serie B per la stagione 2025/26. Queste le sue parole raccolte da TMW: "Il fatto di presentare il calendario nelle città del campionato rappresenta uno degli obiettivi principali: la valorizzazione territoriale delle bellezze culturali e architettoniche delle nostre città, che sono ovunque, a nord, al centro e al sud. Oggi siamo qui a Palazzo Te, grazie all’amministrazione comunale di Mantova, alla Fondazione e al Mantova Calcio, ma continueremo in maniera itinerante. L’obiettivo è fare in modo che la visibilità di cui il calcio e la Serie B godono sia messa a frutto anche per promuovere le ricchezze culturali e architettoniche del nostro straordinario Paese". La Serie B è una fucina per i giovani che hanno bisogno di emergere e magari di ritrovare la Serie A e la Nazionale. "Come ho detto prima, è una strada non solo voluta, ma anche obbligata: voluta perché, in un’ottica di filiera, il campionato di Serie B deve svolgere questa funzione di crescita e valorizzazione dei giovani; obbligata perché dobbiamo anche andare incontro a strumenti di sostenibilità economico-finanziaria. L’investimento sui giovani è assolutamente propedeutico ad abbassare i costi e creare valore patrimoniale per il futuro". Sicuramente quello di Serie BKT è il campionato più avvincente dell’ultima stagione "Perché è molto equilibrato e competitivo. Dicevo prima sul palco che l’anno scorso, tra i campionati professionistici in Europa, la Serie B è stata quella con la minor differenza di punti tra la quinta e la diciassettesima. Inoltre, il meccanismo dei playoff e playout aumenta la possibilità di raggiungere risultati insperati anche nella parte finale del campionato. Questa è la storia della Serie B e sarà sempre così". Che bilancio traccia della sua governance dal momento del suo insediamento fino ad adesso? "Sono passati solo sette mesi, quindi è ancora presto per fare veri bilanci. Penso però che si sia ricreato un clima di grande unità e collaborazione, e che siano stati fissati obiettivi anche a medio e lungo termine. La riorganizzazione della struttura, con l’arrivo di nuove competenze, permetterà di “alzare i giri del motore” e di raggiungere questi obiettivi. Dal punto di vista sportivo dobbiamo insistere sugli strumenti di riequilibrio del disavanzo economico-finanziario e sugli investimenti sui giovani. Direi quindi un bilancio positivo, anche se ancora parziale perché i mesi sono pochi, ma ci sono sicuramente i presupposti per poter lavorare molto bene in futuro" Presidente, Gravina ha auspicato delle riforme per il sistema calcio italiano. Lei cosa ne pensa? "Sicuramente è un movimento che necessita di trovare una strada che permetta la continuità aziendale per i club e la competitività dei tre campionati. Penso che ci sia anche un momento politico molto importante e positivo di dialogo tra le leghe e all’interno della Federazione. Ci sono, anche in questo caso, i presupposti per ragionare in maniera più ottimistica rispetto al futuro".