Bojinov: "Un onore giocare al Parma, sarei voluto rimanere. Domani sarà una partita aperta"
In esclusiva ai microfoni di PianetaSerieB.it, in vista della sfida di Coppa Italia in programma domani al "Franchi" tra Fiorentina-Parma ha parlato l'ex di turno Valeri Bojinov: "Sia al Parma che alla Fiorentina sono stato bene, avevo un contratto importante. Ogni giocatore dovrebbe sempre essere grato alla propria società per lo sforzo economico che compie nei suoi confronti. Non parlerò mai male delle squadre in cui ho giocato, anzi gli auguro e gli augurerò sempre il meglio perché se lo meritano. Sono stato molto bene in Emilia Romagna, ho vissuto in una città importante con tifosi importanti. Pressione diversa rispetto a quella della Fiorentina, ma con una storia altrettanto importante visti i numerosi successi raccolti in passato. Prima di me il Parma aveva vinto la Coppa Uefa, la Coppa Italia, aveva accolto grandi giocatori; per me è stato un onore vestire la maglia crociata. Anzi non ti nascondo che quando mi son trasferito in Portogallo allo Sporting Lisbona, sarei voluto rimanere e continuare a giocare col Parma”.
Parlando dei due tecnici Pecchia e Italiano, Bojinov ha dichiarato: "Io penso che Italiano e Pecchia siano due grandissimi allenatori che fanno giocare molto bene le loro squadre. Mister Pecchia ha una certa esperienza nel guidare le squadre dalla Serie B alla Serie A, mister Italiano ha confermato di essere un allenatore importante in Serie A. Io tifo per entrambe e avrei preferito che si incontrassero in finale anche se non è facile. Mi auguro che una delle due possa arrivarci. La Fiorentina gioca un ottimo calcio, il Parma è capolista in Serie B. Vedremo quello che succederà, mi aspetto una partita aperta, sarà un bel confronto da seguire. Entrambe le squadre hanno dei buoni giocatori, ma non dimentichiamo che dietro una grande squadra c’è sempre un grande allenatore. Italiano e Pecchia sono due bravi allenatori che allenano due grandi squadre e sono sicuro che in futuro arriveranno ancora più in alto".
Sul momento che ricorda con più piacere dell'esperienza in crociato: “Ce ne sono state tante di partite, ma quella a cui son legato di più è stata la vittoria per 1-0 contro il Milan. Dedicai il gol all’Inter e a Mourinho e il giorno dopo il mister mi ha chiamato per congratularsi e per ringraziarmi".






