
"Il mio sogno è diventare il portiere più forte del mondo": Suzuki, perché tutte le strade portano a... Parma
"Il mio sogno è diventare il portiere più forte del mondo". Parole pesanti, pronunciate con la lucidità e la convinzione di chi sa dove vuole arrivare. Era dicembre quando Zion Suzuki, portiere giapponese ancora in fase di ambientamento al calcio europeo, rilasciava questa dichiarazione. Sei mesi dopo, quel sogno sembra già un po’ meno lontano.
Le sue prestazioni con la maglia del Parma hanno conosciuto un’evoluzione costante, impressionando tifosi, compagni e addetti ai lavori. Dalle incertezze iniziali alla sicurezza tra i pali, Suzuki ha saputo guadagnarsi il rispetto del campionato e dei grandi club che oggi lo osservano con interesse. Il suo contributo alla salvezza dei ducali è stato determinante. Parate decisive, riflessi felini e, soprattutto, una personalità fuori dal comune per un classe 2002. Suzuki non si è mai nascosto, nemmeno nei momenti più delicati della stagione. "Voglio la salvezza", ripeteva come un mantra. Missione compiuta, anche grazie a lui.
Non sorprende quindi che il suo nome sia finito sui taccuini di club come Bayern Monaco, Chelsea e Napoli. Realtà ambiziose, ma già provviste di portieri affermati. Ed è proprio questo il nodo cruciale del suo futuro: Suzuki ha bisogno di continuità, spazio, fiducia. Tutte cose che ha trovato - e costruito - a Parma. La sua conferma è importante: per lui per continuare a mostrare tutta la sua personalità e per il Parma per custodire un patrimonio in vista del prossimo mercato estivo, sperando posso vedere il suo valore crescere come fatto in questa annata.
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