
Da portiere a portiere, Di Fusco a Meret: "Poteva fare meglio sul primo gol di Napoli-Genoa"
Il Napoli sarà impegnato con il Parma nella penultima giornata di Serie A, in piena corsa-Scudetto e con un solo punto di vantaggio sull'Inter. Raffaele Di Fusco, uno che con la maglia del Napoli è riuscito a vincere uno Scudetto, ha analizzato il momento azzurro, ricordando anche un precedente al Tardini tutt'altro che felice per i colori azzurri: “Nel '98 a Parma ricordiamo la retrocessione, il calcio è un mestiere pratico e pensiamo alla partita successiva, andare a pensare ad una vendetta è inutile. Bisogna allentare le pressioni, il carico delle responsabilità, con il Genoa ho visto un Napoli contratto ma se gioca come sa, non c'è storia", le sue parole a Radio Marte.
A proposito di Napoli-Genoa, Di Fusco torna sul match del Maradona e bacchetta Alex Meret, da portiere a portiere: "Da un portiere del suo livello mi aspettavo qualcosina in più sul primo gol, lì deve tirarla fuori dalla linea, deve fare una parata di recupero mandando la sfera lateralmente; sul secondo è la fase difensiva della squadra che mi ha stupito, non si può prendere un gol del genere ad alti livelli. Comunque è acqua passata, ora bisogna vincere e basta".
Sulla stagione degli azzurri l'ex estremo difensore si esprime così: "A gennaio c'è stata la svolta nella mentalità, poi febbraio e marzo sono stati negativi ma questo non abbassa il valore di questa squadra e tutto ciò che hanno fatto di straordinario, un lavoro eccellente, dal primo all'ultimo uomo dello staff, della società e anche della squadra".
A proposito di Napoli-Genoa, Di Fusco torna sul match del Maradona e bacchetta Alex Meret, da portiere a portiere: "Da un portiere del suo livello mi aspettavo qualcosina in più sul primo gol, lì deve tirarla fuori dalla linea, deve fare una parata di recupero mandando la sfera lateralmente; sul secondo è la fase difensiva della squadra che mi ha stupito, non si può prendere un gol del genere ad alti livelli. Comunque è acqua passata, ora bisogna vincere e basta".
Sulla stagione degli azzurri l'ex estremo difensore si esprime così: "A gennaio c'è stata la svolta nella mentalità, poi febbraio e marzo sono stati negativi ma questo non abbassa il valore di questa squadra e tutto ciò che hanno fatto di straordinario, un lavoro eccellente, dal primo all'ultimo uomo dello staff, della società e anche della squadra".
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