
USA, Cremaschi: "Sappiamo che un Mondiale può cambiare la carriera di un calciatore"
A soli 20 anni, Benjamin Cremaschi è già un nome familiare nei grandi palcoscenici internazionali. Il talento statunitense – ora in forza al Parma dopo il recente passaggio in prestito dall’Inter Miami – si sta ritagliando un ruolo da protagonista anche alla Mondiale U20 in Cile, dove ha iniziato con una prestazione scintillante: tre gol e due assist nel 9-1 rifilato alla Nuova Caledonia. “Poter rappresentare di nuovo il mio Paese al Mondiale U20 è qualcosa di enorme per me”, ha dichiarato ai canali ufficiali della FIFA. “È qualcosa che desideravo fare da quando se n’è presentata l’occasione, quindi sono davvero felice di essere qui”. Con una maturità che va ben oltre gli anni, Cremaschi sa perfettamente quanto questi tornei possano influenzare una carriera. L’occasione di brillare davanti agli occhi del mondo è enorme, ma l’approccio resta umile e lucido: “Sappiamo che questo tipo di tornei internazionali può cambiare in maniera decisiva la carriera di un giovane calciatore: ci sono tanti occhi puntati e tante persone che guardano. Ma la cosa più importante è rimanere concentrati sul fare bene, senza pensare troppo a tutte le possibilità”.
Non è un caso che, tra i suoi riferimenti, ci sia Lionel Messi, ex compagno all’Inter Miami e protagonista assoluto nel Mondiale U-20 del 2005, quando trascinò l’Argentina al titolo in Olanda. “Tanti giocatori importanti hanno preso parte a questi tornei, quindi l’esperienza sarà sicuramente fantastica”, ha raccontato Cremaschi. “Ogni volta che ne avevo l’occasione cercavo di imparare da lui (Messi). Cercavo di assorbire tutto ciò che faceva: il modo in cui si prende cura di sé, come si gestisce e, ovviamente, le sue giocate. È una grande persona, un giocatore ancora migliore, e per me è stata un’esperienza davvero bellissima poter giocare con lui”.
Gli Stati Uniti vantano una solida tradizione nel Mondiale U-20: presenti in 17 delle 23 edizioni finora disputate, hanno come miglior risultato le semifinali ad Arabia Saudita 1989. Cremaschi sogna di riportare la nazionale a quei livelli, spinto dalla convinzione nei propri mezzi e nella forza del gruppo. “Credo che l’obiettivo sia ovviamente arrivare il più avanti possibile”, ha dichiarato. “Abbiamo un gruppo giovane che può riuscirci. Ci piace competere, siamo una squadra molto unita. Dobbiamo solo restare fedeli al nostro gioco e giocare al massimo delle nostre possibilità. Sul piano personale, se la squadra funziona e otteniamo buoni risultati collettivi, anche i traguardi individuali arriveranno di conseguenza”.
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