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Il fattore Di Carmine. Il bomber del rilancio Hellas
Anche se il comune sentire vuole che una squadra non dipenda da un solo giocatore, ci sono elementi all'interno di un collettivo che esulano da questa situazione. In casa Hellas tale peculiarità spetta a Samuel Di Carmine.
L'attaccante fiorentina, arrivato al Bentegodi la scorsa estate, ha vissuto una stagione altalenante. I problemi fisici, fin dalle primissime battute del campionato, e quelli di una squadra ne hanno limitato il rendimento, ma il fatto, ad esempio, che quando è andato in gol i gialloblù non hanno mai perso fa riflettere sul peso specifico ricoperto dall'ex Perugia.
Un peso che in questo finale di stagione è aumentato in maniera esponenziale. I due gol al Foggia, nel match decisivo per la qualificazione ai playoff dell'Hellas, e le successive reti contro Perugia e, ieri, col Pescara hanno dimostrato che la scelta fatta ad inizio campionato era stata giusta. Sia in coppia con Pazzini che come solo riferimento offensivo, Di Carmine ha saputo dare concretezza a tutto l'attacco scaligero. Soprattutto nella fase decisiva della stagione. E oggi, con una finale tutta da giocare, contro il Cittadella questo fatto assume ancora ancora più importanza.
In barba al comune sentire e alle etichette affisse ai giocatori con troppa celerità.
L'attaccante fiorentina, arrivato al Bentegodi la scorsa estate, ha vissuto una stagione altalenante. I problemi fisici, fin dalle primissime battute del campionato, e quelli di una squadra ne hanno limitato il rendimento, ma il fatto, ad esempio, che quando è andato in gol i gialloblù non hanno mai perso fa riflettere sul peso specifico ricoperto dall'ex Perugia.
Un peso che in questo finale di stagione è aumentato in maniera esponenziale. I due gol al Foggia, nel match decisivo per la qualificazione ai playoff dell'Hellas, e le successive reti contro Perugia e, ieri, col Pescara hanno dimostrato che la scelta fatta ad inizio campionato era stata giusta. Sia in coppia con Pazzini che come solo riferimento offensivo, Di Carmine ha saputo dare concretezza a tutto l'attacco scaligero. Soprattutto nella fase decisiva della stagione. E oggi, con una finale tutta da giocare, contro il Cittadella questo fatto assume ancora ancora più importanza.
In barba al comune sentire e alle etichette affisse ai giocatori con troppa celerità.
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