
Pescara, conto alla rovescia per la Pianese: poco tempo per studiare, ma la ferita dell’andata tiene alta la tensione
Il Pescara ha pochissimo tempo per preparare al meglio la sfida playoff contro la Pianese, avversario che non affronta da quasi cinque mesi. L’ultimo incrocio risale infatti al 19 gennaio, quando il mercato era ancora aperto e le squadre mostravano fisionomie molto diverse rispetto a oggi.
Una difficoltà in più per lo staff tecnico biancazzurro, considerando che le altre potenziali avversarie – Pineto, Pontedera e Gubbio – erano state affrontate tutte negli ultimi due mesi, rendendo l’analisi video e tattica decisamente più semplice.
Una sconfitta che brucia ancora
Il ko di Piancastagnaio, arrivato in un clima infuocato tra polemiche arbitrali ed espulsioni, è un ricordo ancora vivo nella memoria del gruppo. In quella gara, mister Silvio Baldini rimediò tre giornate di squalifica, mentre il suo vice Mauro Nardini fu fermato per due turni. Un episodio che, se da un lato complicò il cammino stagionale, dall’altro rappresenta oggi una motivazione ulteriore per affrontare la sfida con la massima concentrazione.
Formazione rivoluzionata rispetto all’andata
Domani, sul campo dell’Adriatico, non verrà riproposto l’undici titolare visto lo scorso gennaio. Allora, Cornelius Staver giocava al fianco di Riccardo Brosco come centrale difensivo, mentre Gaetano Letizia occupava la fascia sinistra.
Oggi lo scenario è mutato: Letizia non sarà rischiato per precauzione, e lo stesso assetto tattico ha subito significative modifiche. La sfida contro la Pianese sarà dunque tutta nuova, da giocare con lucidità, determinazione e spirito di rivalsa.







