Pescara, la curva nord è già sold out: il popolo biancazzurro torna a sognare con Baldini e spinge il Delfino verso la Serie B

Lo scoramento e l’indifferenza di poche settimane fa sembrano già un lontano ricordo. Il Pescara ha acceso di nuovo la passione del suo popolo, e l’Adriatico si prepara a vivere una serata da brividi. La curva nord è sold-out, i biglietti per il settore più caldo della tifoseria biancazzurra sono terminati, e lo stadio tornerà finalmente a colorarsi come nelle grandi occasioni.

Dall’apatia al fuoco dell’entusiasmo: 5 vittorie per riaccendere la città

Solo un mese fa, il colpo d’occhio sugli spalti era desolante. Nell’ultima giornata della regular season contro il Campobasso, c’erano 3.499 spettatori. Ancora peggio era andata contro Gubbio e Arezzo, con appena 2.820 e 2.745 presenze. Numeri imbarazzanti per una piazza come Pescara, da sempre calorosa ma anche esigente, spesso ferita da aspettative tradite.

Poi, qualcosa è cambiato.

Il Delfino ha ritrovato sé stesso, inanellando cinque vittorie consecutive: le ultime tre della stagione regolare, il successo all’esordio playoff contro la Pianese e l’impresa firmata due giorni fa nello storico 0-1 sul campo del Catania, espugnato dopo 44 anni. Un cammino che ha riacceso l'entusiasmo e riportato i tifosi a credere in un sogno chiamato Serie B.

L’appello di Baldini e Sebastiani

Al termine della vittoria al “Massimino”, sia il tecnico Silvio Baldini che il presidente Daniele Sebastiani hanno voluto sottolineare un concetto chiave: “Abbiamo bisogno del nostro pubblico, più che mai”. E la risposta non si è fatta attendere.

La città si è risvegliata. La gente ha riscoperto orgoglio e appartenenza. La curva nord ha dato il primo segnale forte, bruciando in poche ore tutti i tagliandi disponibili. Domani sera sarà il cuore pulsante dello stadio, pronta a spingere la squadra con il solito calore, con cori, bandiere e quel tifo viscerale che può fare la differenza.

C'è ancora chi resta scettico, ma Pescara sa infiammarsi in un attimo

È vero, qualche scettico resta. Non tutti sono convinti che il Pescara abbia la forza mentale e tecnica per arrivare fino in fondo. Ma Pescara è una città capace di infiammarsi in un istante, soprattutto quando vede una squadra che lotta, che ha ritrovato identità e cuore. E oggi il gruppo guidato da Baldini incarna esattamente quello spirito che la tifoseria vuole rivedere: determinazione, sacrificio, unità.

Domani all’Adriatico sarà una notte da vivere tutta d’un fiato. Il sogno continua, e adesso c’è di nuovo un popolo pronto a spingere il Delfino. Perché quando Pescara si accende, nulla è impossibile.