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Messaggero - Pescara, pari sofferto
martedì 14 luglio 2020, 10:00News
di Redazione TuttoPescaraCalcio
per Tuttopescaracalcio.com
fonte Messaggero

Messaggero - Pescara, pari sofferto

Primo pareggio in trasferta della stagione per il Pescara. Il secondo consecutivo per Sottil. A Venezia un punto importante grazie all'1 a 1 conquistato con una gran ripresa e grazie alla quinta prodezza di Zappa, imbeccato dal sinistro magico di Clemenza. Biancazzurri in dieci per oltre un'ora (rosso diretto a Galano), ma sempre in partita, con la testa e con le gambe. Questa volta l'approccio è giustamente diverso da quello di venerdì scorso. Quando non ha il pallone, il Pescara non va più a mordere il portatore avversario, ma si piazza dietro la linea della palla per chiudere gli spazi della manovra veneziana e magari riproporsi rapidamente con il sostegno puntuale dei terzini. La partita è da subito frizzante nonostante la posta in palio pesantissima e la fatica dell'ultima gara giocata solo tre giorni prima. La prima vera palla gol dei biancazzurri (19') è un altro spot per il calcio: tacco di Maniero a smarcare Memushaj, che vede arrivare come un treno Galano. Il sinistro del cecchino pugliese viene murato da Modolo. Pochi secondi e Lezzerini deve stirarsi fino all'angolino impossibile per evitare che il rasoterra di Zappa finisca in porta. Peccato che a metà tempo Galano perda le staffe e si faccia buttare fuori da Massimi di Termoli per una manata, a gioco fermo, su Montalto. Rosso per l'attaccante del Delfino, solo giallo per il collega veneto. Entrambi salteranno la prossima partita. Quel che conta è che Sottil adesso deve giocare più di un'ora con un 4-3-2 in cui Pucciarelli si stringe vicino a Maniero e tutti sono chiamati agli straordinari.

Per fortuna c'è sempre Fiorillo, prodigioso sullo scavino da due passi di Maleh al 31'. I padroni di casa provano ad accelerare e diventa fondamentale gestire il pallone e arrivare all'intervallo senza prendere gol. Con fatica, ma anche con merito, i biancazzurri ci riescono, salvandosi sul tentativo aereo di Marino che sfiora la traversa. Dopo l'intervallo, Sottil presenta un Pescara diverso: difesa a tre con Del Grosso terzo centrale a sinistra, Balzano alto e Kastanos in mediana. Ma la mossa giusta la fa Dionisi: dentro Firenze. Al primo pallone toccato, il neoentrato del Venezia sblocca la partita saltando più alto di tutti. Cambia la partita all'improvviso: ora la squadra di casa può rallentare e fare un po' più di palleggio, aspettando che il Pescara venga fuori dal guscio per punirlo in contropiede. I cambi di Sottil tengono, però, il Delfino in equilibrio sul campo e dentro la partita. Il possesso ragionato di Memushaj e compagni causa nel giro di un quarto d'ora il rosso di Caligara. Restano più di venti minuti per pareggiare, giocando alla pari. E la partita cambia ancora: Venezia tutto dietro a picchiare duro (agevolato dalla linea arbitrale incomprensibile), Delfino a spingere forte, con la testa accesa e la qualità di Clemenza. E' l'ex juventino, al 31', a spalancare a Zappa le porte del paradiso: il terzino-bomber controlla e scarica la sua bomba alle spalle di Lezzerini per l'1 a 1. Quinto gol stagionale del difensore. La squadra di Sottil chiude da padrona del campo, ma non ha la lucidità giusta per vincerla.