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Pordenone Calcio, Rossitto: "Tesser e Diaw, garanzie di un programma ambizioso"
lunedì 21 settembre 2020, 09:37In Copertina
di Redazione TuttoPordenone
per Tuttopordenone.com
fonte Il Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa

Pordenone Calcio, Rossitto: "Tesser e Diaw, garanzie di un programma ambizioso"

Ci sono allenatori che restano nella memoria dei tifosi per i risultati che riescono a far conquistare alla squadra del cuore. Per i supporters naoniani tecnici, tanto per citarne qualcuno, come Adriano Buffoni che portò i neroverdi in serie C nel 1979 ai tempi della presidenza di Ugo Caon e di giocatori come Da Pieve, Canzi, Catto, Cancian, Turrin, Vendrame e Mantellato o Adriano Fedele che nel 2002 li riportò fra i professionisti (C2) con Ettore Setten presidente e Maurizio Mazzarella direttore sportivo o ancora Carmine Parlato che, con l’era Lovisa già in corso, guidò Maccan (gol decisivo a Este per la matematica promozione in C a Este che per la conquista dello scudetto dilettanti nella finale con la Lupa Roma) e compagni nella storica annata 2013-14. Superfluo citare Attilio Tesser essendo ancora freschissimi i ricordi della promozione in serie B e della conquista della Supercoppa di serie C della stagione 2018-19 e della semifinale playoff per la promozione in serie A della scorsa stagione.

Ci sono poi allenatori che magari non sono riusciti a conquistare (non per colpa loro) i risultati sperati, ma che comunque hanno conquistato la stima e l’affetto della tifoseria per la loro serietà, impegno e attaccamento ai colori. Fra questi ultimi c’è Bruno Tedino che ha portato il Pordenone alle semifinali playoff per la promozione in B (perse entrambe per fattori esterni) sia nel 2016 che nel 2017. L’esempio però forse più calzante di tecnici non vincenti, ma amatissimi è Fabio Rossitto, definito anche il medico di famiglia dei Lovisa perché chiamato a più riprese a rivitalizzare un ramarro agonizzante. L’impresa non gli riuscì nel 2015 quando dopo aver spinto i neroverdi, già condannati a fine girone di andata, a un’entusiasmante rimonta nei confronti del Monza perse lo spareggio playout per la permanenza in serie C con i brianzoli. Epilogo sfortunato che portò all’interruzione del rapporto professionale con il Pordenone, ma non di quello affettivo con la società e il popolo neroverde. Uno dei suoi figli, Nicolò, gioca infatti nella formazione Esordienti del Pordenone (l’altro, Gabriel con la Primavera dell’Udinese). Fabio è sceso fra i dilettanti per scelta di vita. La scorsa stagione ha portato la Manzanese alla promozione in D e alla conquista della Coppa Italia. Ora guida il Chions in Lega D. E’ rimasto comunque tifoso dei neroverdi e si è entusiasmato per i risultati da loro ottenuti nelle ultime stagioni. Fabio è convinto che anche nel campionato che sta per cominciare i ramarri possano farsi valere.

“Il prolungamento della collaborazione con Attilio Tesser, uno dei tecnici più preparati della serie B – afferma infatti – e l’ingaggio di un top player come Davide Diaw confermano le ambizioni di Mauro Lovisa che ha pianificato la conquista della serie A in tre anni. Se lo dice lui c’è da crederci. Negli ultimi 13 anni – conclude il crociato - ha dimostrato di saper mantenere ciò che promette”.