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Covid-19, le nuove misure del Governo: dal 15 marzo le Regioni in giallo passano in arancioneTUTTO mercato WEB
venerdì 12 marzo 2021, 20:15Le notizie
di Redazione Tuttoreggina
per Tuttoreggina.com

Covid-19, le nuove misure del Governo: dal 15 marzo le Regioni in giallo passano in arancione

Arrivano le ulteriori restrizioni del Governo per limitare il contagio da Covid-19, che dureranno sino al prossimo 6 aprile, valide dunque anche per le festività pasquali.

Si legge sul sito dell'Esecutivo:

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del COVID-19.

In considerazione della maggiore diffusività del virus e delle sue varianti e in vista delle festività pasquali, al fine di limitare ulteriormente le possibili occasioni di contagio, il provvedimento stabilisce misure di maggiore intensità rispetto a quelle già in vigore, per il periodo compreso tra il 15 marzo e il 6 aprile 2021.

Il testo prevede, tra l’altro, per tutto il periodo indicato:

l’applicazione, nei territori in zona gialla, delle misure attualmente previste per la zona arancione;

l’applicazione delle misure attualmente previste per la zona rossa alle Regioni, individuate con ordinanza del Ministro della salute, in cui si verifichi una incidenza cumulativa settimanale dei contagi superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti, a prescindere dagli altri parametri riferiti al colore della zona;

la facoltà per i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano di applicare le misure previste per la zona rossa, o ulteriori motivate misure più restrittive tra quelle previste dal decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, nelle Province in cui si verifichi un’incidenza cumulativa settimanale dei contagi superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti o nelle aree in cui la circolazione di varianti di SARS-CoV-2 determini alto rischio di diffusività o induca malattia grave.

Si prevede, nei casi di sospensione delle attività scolastiche o di infezione o quarantena dei figli, per i genitori lavoratori dipendenti la possibilità di usufruire di congedi parzialmente retribuiti e, per i lavoratori autonomi, le forze del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, le forze dell’ordine e gli operatori sanitari la possibilità di optare per un contributo per il pagamento di servizi di baby sitting, fino al 30 giugno 2021.
 

Dal 15 marzo al 2 aprile e il 6 aprile 2021, nelle zone gialle e arancioni, sarà possibile recarsi in altre abitazioni private abitate solo una volta al giorno, tra le ore 5.00 e le 22.00, restando all’interno dello stesso Comune. Si potranno spostare al massimo due persone, che potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi.
 

Infine, nei giorni 3, 4 e 5 aprile 2021, sull’intero territorio nazionale, ad eccezione delle Regioni o Province autonome i cui territori si collocano in zona bianca, si applicheranno le misure stabilite per la zona rossa. In tali giorni, nelle zone interessate dalle restrizioni, gli spostamenti verso altre abitazioni private abitate saranno possibili solo una volta al giorno, tra le ore 5.00 e le 22.00, restando all’interno della stessa Regione.

CALABRIA, AL MOMENTO ARANCIONE - Con queste nuove disposizioni, alla luce dei numeri forniti dalla cabina di regia ISS, in Calabria un'incidenza di 147 casi positivi per 100.000 abitanti. Si passerà dunque in zona arancione da lunedì 15 marzo.

Ecco cosa è possibile fare:

Spostamenti solo nel comune

In zona arancione ci si può spostare dalle 5 alle 22 soltanto nel proprio territorio comunale, ma non è possibile sconfinare. E' possibile andare in un altro comune soltanto per esigenze di lavoro o di salute o per necessità inderogabili. E' necessario portare con sé l'autocertificazione per giustificare lo spostamento fuori comune. 

Coprifuoco

Anche in zona arancione resta il coprifuoco: dalle 22 alle 5 non è possibile uscire di casa, salvo che per necessità di salute o di lavoro. Anche in questo caso, per uscire dalla propria abitazione, è necessario portare l'autocertificazione in caso di posto di blocco. 

Scuole

Scuole d'infanzia, scuole elementari e scuole medie restano aperte. Le scuole superiori sono in didattica a distanza al 50%. Le classi dunque vanno a scuola in presenza a rotazione: per l'altra metà del tempo, secondo l'organizzazione che mette in atto ogni scuola, studiano in didattica a distanza. 

Bar e ristoranti

In zona arancione bar e ristoranti possono vendere soltanto cibo da asporto. Non è possibile consumare all'interno del locale. La permanenza nel locale sarà concessa soltanto per il periodo strettamente necessario al ritiro della merce. La vendita da asporto è così regolata: dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni; dalle 18.00 alle 22.00, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili - codice ATECO 56.3) o commercio al dettaglio di bevande (codice ATECO 47.25). La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.

Circoli ricreativi

In zona arancione sono chiusi i circoli ricreativi, che devono fermare tutte le loro attività. La sospensione di attività di centri culturali, centri sociali e centri ricreativi include anche la sospensione delle attività interne di somministrazione di alimenti e bevande e di ristorazione a favore del proprio corpo associativo, trattandosi di una attività subordinata e collaterale rispetto alla attività principale.

Trasporto pubblico

Il trasporto pubblico in zona arancione funziona al 50%, ad eccezione del trasporto scolastico, che viaggia a pieno regime. 

Centri commerciali

I centri commerciali in zona arancione vengono chiusi nei festivi e prefestivi. In questi stessi giorni però, all'interno dei centri commerciali, restano aperti i punti vendita di beni di prima necessità: supermercati, farmacie, parafarmacie, tabaccherie e edicole.